Barcellona, ricomincio da sei: Betis ko, Suarez dilagante

Cattivi, affamati e agguerriti come sempre. È passata un’estate ma il copione in casa Barcellona è sempre lo stesso: alla prima di campionato contro il Betis Siviglia gli uomini di Luis Enrique hanno vinto con un roboante 6-2. Un successo senza storie, contro una squadra che ha delle buone individualità ma che al Camp Nou ha assistito inerme al successo blaugrana.

Con tante defezioni della vigilia, Luis Enrique deve mischiare le carte in tavola nel 4-3-3 visto in campo al Camp Nou: dentro il nuovo arrivato Umtiti al centro della difesa, a centrocampo Denis Suarez mentre in attacco Arda Turan al posto di Neymar. Non c’è la MSN ma un’atipica MST che risulta lo stesso vincente: apre il turco dopo sette minuti, poi Messi mette a segno una doppietta ma Suarez fa meglio e cala il tris personale. Per il pistolero è la quarta tripletta nelle ultime sei gare: l’ultimo gol dell’uruguaiano è una perla, un calcio di punizione che batte l’incolpevole Adan.

Oltre al tridente da urlo, convince tutta la squadra: bene Umtiti che forma una cerniera perfetta con Pique, benissimo Sergi Roberto che sulla sua corsia è devastante e serve Messi e Suarez sulle azioni da gol. L’unica nota stonata del Barcellona è Claudio Bravo: forse distratto da un addio sempre più imminente, il portiere cileno non è impeccabile sul calcio di punizione di Ruben Castro.

Proprio l’attaccante del Betis è il più attivo degli andalusi: nonostante le 35 primavere sulle spalle, Castro resta la certezza dell’undici di Gustavo Poyet e la salvezza passa dai suoi piedi. Non convince alla prima ufficiale con la maglia dei verderones, invece, Antonio Sanabria: la punta paraguaiana di proprietà della Roma si perde nella difesa del Barcellona e non si rende mai pericoloso.

Adesso il Barça può sedersi in poltrona per osservare le due rivali, Atletico e Real Madrid, impegnate domani contro Alaves e Real Sociedad. Luis Enrique sa di avere a disposizione una squadra solida, che potrà migliorare appena tutti gli effettivi saranno a disposizione. A 10 giorni dalla fine del mercato, però, l’unico problema da risolvere resta tra i pali: Claudio Bravo lascerà, quindi servirà un portiere all’altezza dei catalani.

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