Bayern Leverkusen, per la Champions c’è un’altra via

Una stagione giocata ad altissimi livelli, quella del Bayer Leverkusen, che nonostante la rosa giovanissima è riuscito a competere per un posto in Champions League, che, però, ora rischia di non arrivare. Non almeno dalla Bundesliga. Al Borussia Monchengladbach, infatti, basta un pareggio per assicurarsi il quarto posto, e allo stesso tempo appare decisamente irrealistico scavalcare il Lipsia, perché la differenza reti segna un +9 a favore della squadra di Nagelsmann.

Delusione che sarebbe enorme per Peter Bosz, che dopo la pessima esperienza sulla panchina del Borussia Dortmund si era rilanciato alla grande alla guida delle Aspirine: non tanto nelle coppe, dove era uscito anzitempo contro Krasnodar e Heidenheim, quanto in campionato, dove l’anno scorso era riuscito a raggiungere il quarto posto proponendo un calcio offensivo e moderno, con Kai Havertz, Kevin Volland e Julian Brandt a illuminare la scena. Questa stagione era iniziata con l’addio di quest’ultimo e l’arrivo di tanti nuovi giocatori, fra cui Demirbay e Diaby, con i quali Bosz si era deciso di proporre una sorta di 3-6-1 ultra-offensivo, poi mutato in inverno in un 4-2-3-1 con Havertz prima punta. I risultati sono stati eccellenti, tanto da permettere al Leverkusen di tornare in corsa per il quarto posto, che ora però appare impossibile.

Anche se non tutto è perduto, perché le Aspirine potrebbero ancora arrivare in Champions in un modo: vincendo l’Europa League. Un’impresa apparentemente complicatissima, dato che fra le squadra rimaste in corsa ci sono ancora Wolverhampton, Manchester United, Roma e Inter, società che apparentemente hanno molte più possibilità di vincere. Il Bayer Leverkusen, tuttavia, può contare su una rosa che in agosto sarà perfettamente riposata e soprattutto su un gruppo di giovani fra i migliori in Europa: Kai Havertz, anche se la sua partenza è praticamente sicura, rimarrà a Leverkusen per aiutare i suoi compagni in questa impresa, con Bailey, Wirtz, Diaby e Tah  che sicuramente vorranno dimostrare a tutto il mondo le loro qualità. Nel loro cammino, dopotutto, questi giovani hanno già buttato fuori il Porto, dopo essere finiti terzi nel girone di Champions League, alle spalle di due grandi del calcio come Atletico Madrid e Juventus.

Un sogno quasi irrealizzabile, che riporterebbe l’ambita coppa a casa a 32 anni dalla sua ultima vittoria. Peter Bosz e Kai Havertz, però, ci hanno abituato a sorprese di ogni tipo.

Federico Zamboni

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