Berisha, il ragazzo che non ha convinto in Eredivisie

Non sembra aver pace la carriera del giovane Berisha, scaricato un’altra volta anche dal Cambuur. Infatti l’attaccante di origine balcanica, ma con passaporto svedese, abbandona l’Eredivisie rescindendo il contratto con la sua ultima squadra. Il talento sta dimostrando di avere un carattere forte e intrattabile che entra spesso in contrasto con tecnico e società. Ecco una visione più chiara del suoi trascorsi passati…

BERISHA E IL SUO PARAGONE CON IBRA

Berisha nasce nel 1996 e inizia a muovere i primi passi nell’under 19 dell’Halmstad. La sua avventura parte nel 2011 e in 2 anni riesce a mettere a segno 15 reti in 24 partite. Sabatini vede in lui un potenziale talento e decide di portarlo nella capitale. Nel gennaio del 2014, lo svedese, sbarca a Roma e viene schierato con la Primavera per rafforzare un attacco non molto prolifico. In Serie A, Berisha, non esordirà mai, ma verrà convocato da Rudi Garcia per la gara contro l’Atalanta. La sua fortuna nella primavera è diversa: il ragazzo viene schierato spesso titolare e sigla il suo primo gol contro il Trapani in una rotonda vittoria per 3-0. L’impatto con il calcio italiano non è il massimo e le sue doti non sbocciano come previsto. Sentendosi poco stimato nell’ambiente giallorosso, Berisha chiede la cessione in prestito e vola in Grecia nel Panathinaikos. Anche qui non convince il suo tecnico e viene convocato solamente per riscaldare la panchina. Esordirà il 3 maggio del 2015 nel 33° turno di Super League. La formazione di Atene non andrà oltre l’1-1. Ritornato alla base, nota che la Roma non ha intenzione di puntare su di lui e decide di rescindere il contratto. Berisha inzia la ricerca di una nuova squadra e approda al Cambuur. Il ragazzo firma un contratto di un anno con opzione per il secondo. Gli olandesi, reputandolo ancora acerbo, decidono di farlo giocare con le giovanili per far sviluppare al 100% le sue doti. Nel massimo campionato d’Olanda assaggerà il manto erboso in sole 6 occasioni non gonfiando mai la rete. Il talento si sente tradito dalle promesse pre contratto e, dopo una brutta discussione con società e allenatore, decide di rescindere il contratto l’11 aprile 2016 per tornare svincolato sul mercato.

Berisha ha ottime doti d’attaccante: nelle diverse giovanili ha sempre visto la porta risultato l’attaccante più prolifico della squadra. Ottimo colpo di testa e grande difesa della sfera. La sua corporatura tozza lo ha sempre aiutato proprio in questo. Negli allenamenti italiani è risultato impacciato e legnoso, tutto il contrario rispetto a ciò che aveva fatto innamorare Sabatini. Al Cambuur era stato definito: “una punta vera con fiuto del gol e ovviamente molto talento“.

Idee e visioni contrastanti, ma alla fine, Berisha, si ritrova senza una squadra e senza quella fiducia che è determinante per un ragazzo della sua età. L’accostamento con Ibrahimovic non ha di certo giovato. Un talento bruciato o solamente un attaccante estremamente sopravvalutato?

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