Leonardo Bonucci, ritiratosi nel maggio 2024 dopo l’esperienza al Fenerbahce, ha conseguito il patentino UEFA B ed è entrato nello staff della Under 20 come assistente di Bernardo Corradi. Bonucci aspira a diventare allenatore, studiando per il corso UEFA A
Leonardo Bonucci ha chiuso un importante capitolo della sua carriera calcistica nel maggio 2024, quando ha deciso di appendere le scarpette al chiodo dopo la sua ultima avventura al Fenerbahce. Tuttavia, la sua passione per il calcio non si è affievolita. Infatti, il desiderio di continuare a contribuire al gioco lo ha spinto a conseguire il patentino UEFA B durante l’estate dello stesso anno. Questo passo è fondamentale per Bonucci, poiché gli consente di ricoprire ruoli di supporto negli staff tecnici di Serie A e B, oltre a permettergli di allenare in seconda in Serie C.
Nell’ottobre 2024, Bonucci entra a far parte dello staff della Nazionale Under 20 come assistente del commissario tecnico Bernardo Corradi. In un’intervista su Vivo Azzurro TV, ha condiviso il suo entusiasmo per il nuovo ruolo, affermando: “Il calcio è il lavoro più bello del mondo… se impari a toglierti le pressioni di dosso“. Questa dichiarazione mette in luce un approccio maturo e riflessivo, frutto della sua lunga carriera da calciatore.
Guardando al futuro, Bonucci è determinato a proseguire il suo percorso formativo nel calcio, con l’obiettivo di ottenere il patentino UEFA A. Questo titolo gli permetterebbe di allenare le formazioni giovanili fino all’Under 20 e le prime squadre in Serie C. “Se dovesse scattare davvero quel fuoco dentro, quello stesso fuoco che mi ha spinto a voler fare il calciatore, l’obiettivo sarà quello di guadagnarmi la possibilità di allenare un giorno una grande squadra, magari anche la Nazionale“, ha dichiarato.
La sua esperienza come calciatore è stata straordinaria, culminata con la vittoria del campionato europeo nel 2021 sotto la guida di Roberto Mancini. Bonucci ha avuto l’opportunità di apprendere da grandi allenatori e, se dovesse scegliere i suoi punti di riferimento, menziona Antonio Conte e proprio il Mancio. Queste figure hanno segnato profondamente il suo percorso, nonostante le loro differenze caratteriali e tattiche.
Riflettendo sulla sua carriera, Bonucci ricorda che “vincere con la maglia della Nazionale è il sogno di tutti i bambini che giocano a calcio“. Questo traguardo rappresenta non solo un punto di arrivo, ma anche un’ispirazione per i giovani atleti. La sua carriera è stata segnata da momenti indimenticabili, e il contributo di Gianluca Vialli, presente nello staff di quella storica Italia, è stato fondamentale. “Quando parlava percepivi un’energia diversa, e ogni discorso che faceva ti lasciava sempre un grande insegnamento“, ha affermato Bonucci, sottolineando l’importanza dei mentori nel suo cammino.
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