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Bukayo Saka, il talento 2001 dell’Arsenal protagonista in Europa

Per la trasferta contro l’Eintracht Francoforte, una partita già potenzialmente decisiva per il passaggio del turno nel girone F di Europa League, l’Arsenal si è affidato ai giovani dell’Academy in attacco. Emil Smith-Rowe (classe 2000) è rientrato da un lungo stop convincendo per 60 minuti, Willock (classe 1999) con un goal ha timbrato l’ennesima prestazione di livello. Il migliore in campo è stato però il terzo, il più piccolo di tutti: Bukayo Saka, 18 anni compiuti due settimane fa, ha chiuso il match con due assist e uno splendido goal, mettendo il piede in tutte le tre reti segnate dai ‘Gunners’ nello 0-3 finale della Commerzbank-Arena.

Saka è sceso in campo da titolare a sorpresa, lasciando in panchina il ‘record signing’ Nicolas Pepé e il conclamato talento Reiss Nelson, già nel giro della prima squadra da più tempo dopo il prestito all’Hoffenheim l’anno scorso. Unai Emery lo sta tenendo d’occhio da diverso tempo e lo coinvolge sin dal suo arrivo a London Colney negli allenamenti con i grandi. Lo ha fatto esordire a 17 anni e 3 mesi in Europa League contro il Vorskla a partita in corso, poi due settimane dopo da titolare con il Qarabag. Gli ha concesso anche qualche minuto tra Premier e coppe nazionali.

A Londra è considerato uno dei giovani più interessanti, un’ala che salta l’uomo e ha visione di gioco. Ha completato tutta la trafila delle giovanili con la nazionale inglese. La tecnica in velocità del classe 2001 ha colpito anche l’allenatore spagnolo, che vuole sfruttarne tutti i margini di crescita. Dalla scorsa stagione è stabilmente parte della squadra Under 23 che gioca nella Premier League 2: 5 goal e 8 assist il suo bottino, 14 e 12 considerando tutte le competizioni. Protagonista, nonostante sia di un anno e mezzo più sotto l’età media del campionato. 18 anni e non sentirli: il suo tocco di palla e la sua visione di gioco fanno dimenticare la carta d’identità.

A Francoforte qualche volta è stato un po’ eccessivo nel cercare la giocata nel primo tempo, forzando alcuni palloni di troppo. Poi nel secondo è riuscito a trovare più spazi e soprattutto maggiore fiducia. Ha dominato la fascia sinistra e, per una volta in cui è andato a destra, è rientrato sul sinistro e ha segnato lo 0-2. Ci ha aggiunto anche due assist, due tocchi in profondità delicati, che lasciano il segno.

Gli sprazzi di talento che aveva mostrato nei ritagli di partita che gli concedeva Unai Emery si sono trasformati in consacrazione a Francoforte. Ironia della sorte, in Germania, dove i ‘Gunners’ hanno spedito in prestito Nelson e Smith-Rowe per farli crescere. Bukayo Saka non ha avuto bisogno di un prestito, gli è bastata una trasferta. E una prestazione che, comunque andrà la sua carriera, non dimenticherà mai.

Giorgio Dusi

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