Carroll: l’uomo del giorno

Un hat trick da vero bomber, tre goal che costringono l’Arsenal a dire definitivamente addio al sogno di vincere la Premier League: Andy Carroll è il protagonista indiscusso di questo rocambolesco derby di Londra.

Il doppio vantaggi firmato da Ozil e Sanchez sembrava aver definitivamente chiuso la partita in favore dei Gunners, che però non avevano fatto i conti con un Carroll in giornata di grazia: due goal di testa, il vero punto di forza del bomber ex Liverpool, ed una rete in semirovesciata hanno fatto esplodere di gioia l’intero Boleyn Ground, prima del definitivo 3-3 targato Koscielny.

Un segnale importante da parte di un giocatore che, dopo tre mesi passati fra infermeria e panchina, ha saputo riprendersi il West Ham sulle spalle per trascinarlo verso la zona Europa League, distante adesso soltanto due punti. Un assoluto salto di qualità rispetto allo scorso anno, quando gli Hammers chiusero il campionato con un deludente dodicesimo posto, un sogno per tutti i tifosi reso possibile da Bilic, l’ex CT della Croazia che ha saputo creare un gruppo unito e capace di combattere ad armi pari con le big del campionato, e da singoli giocatori dalle elevate capacità tecniche come Payet, Antonio e lo stesso Carroll.

Ma, se Payet aveva già incantato tutti con i suoi calci di punizione telecomandati, Carroll ha saputo prendersi la scena nella partita più importante di tutta la stagione, il sentito derby contro il discontinuo Arsenal che ha permesso agli Hammers di continuare a volare, mettendo in cassaforte il sesto risultato utile di fila. Il futuro dei claret and blue sembra essere in buone mani: grazie ad una rosa ben assortita e a qualche buon innesto, il West Ham potrà confermarsi ancora come una delle squadre più in forma della Premier League, capace di giocare un bel calcio e imporsi anche in un panorama più prestigioso come quello offerto dall’Europa League.

Nonostante i suoi 27 anni, Carroll ha ancora la possibilità di dire la sua e di trascinare a suon di goal il suo West Ham verso le zone più nobili della classifica, consacrandosi definitivamente come il bomber che tanto mancava a questa squadra e magari guadagnando la fiducia di Hodgson per un posto da titolare nell’attacco dell’Inghilterra che manca ormai dal 2012.

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