Casillas: il ritorno di San Iker

Il Classico di ieri sera tra Benfica e Porto ha rimesso in carreggiata i Dragoes di Josè Peseiro che con un clamoroso 2-1 al Da Luz hanno cambiato le sorti di un campionato destinato ad un faccia a faccia tra le due squadre di Lisbona grazie soprattutto ai miracoli di Iker Casillas.

Una vittoria arrivata più col carattere che con il gioco da parte del Porto, bravissimo a rimontare l’iniziale svantaggio firmato Mitroglou ma salvato in più occasioni dalle prodezze del proprio portiere che è stato di gran lunga il protagonista della serata.

Pioggia di critiche e fiumi di derisioni per Casillas fino alla giornata del suo grande risctto: la sua avventura al Do Dragao aveva aumentato il numero di scettici su di lui soprattutto dopo le grosse gaffe in Champions League costate la “retrocessione” in Europa League.

Ma Casillas ha saputo dimostrare di essere ancra un vero campione del mondo, un pluri campione d’Europa e uno dei portieri più vincenti della storia del calcio. Nella partita dell’anno è tornato San Iker, il portiere dei miracoli, bravo a contrapporsi con ogni parte del corpo agli infiniti tentativi del Benfica di violare la propria sua per la seconda volta.

Un portiere del genere in serata di grazia è una garanzia e il suo furore agonistico in questa magica notte di Lisbona ha fatto la differenza: almeno cinque parate clamorose, importanti ai fini del risultato e straordinarie dal punto di vista tecnico.

Casillas ieri ha respinto tiri indirizzati all’incrocio con la punta delle dita, ha parato tiri ravvicinati con guanti, piedi, faccia o qualsiasi cosa utile ad evitare che quel pallone finisse in rete.

Una partita per tornare tra gli dèi del calcio, per imporre nuovamente un nome leggendario. Umiliato nella sfida a distanza il collega Julio Cesar, chiamato anche lui alla partita della vita ma non altrettanto pronto ad essere così decisivo.

Al Da Luz Casillas è rinato e adesso vuole continuare a giocare a questi ritmi per dimostrare di essere ancora un grande numero 1. La stagione del Porto prende improvvisamente vita: campionato ed Europa League sono entrambi obiettivi raggiungibili e con una sicurezza così tra i pali tutto sembra più fattibile.

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