La nazionale femminile scrive la storia: supera 2-1 la Norvegia nei quarti di finale del campionato europeo. Le azzurre tornano a giocare una semifinale dopo 28 anni. Protagonista, la capitana Cristiana Girelli, autrice della doppietta decisiva. Il secondo gol, arrivato a pochi secondi dal fischio finale, entra di diritto nel novero di quelle emozioni che non si dimenticano facilmente.
La centravanti azzurra si regala una notte indimenticabile. Doppietta che scrive la storia recente del calcio femminile, raccogliendo l’eredità di Carolina Morace e cancellando anni di delusioni dopo quel 2019 che aveva fatto innamorate gli italiani. Di quella nazionale, è rimasta la creatività di Barbara Bonansea e appunto, i gol di Cristiana Girelli. Nata per stupire e imporsi: sin da quando, giovanissima, sfidava, nelle squadre miste, i ragazzi pari età e non sfigurava, mostrando un talento e una personalità fuori dal comune. Nel 2004, a soli 14 anni, si è trasferita a Verona. Nel Bardolino completa la sua formazione con una certa Patrizia Panico. L’allieva impara in fretta: passa al Brescia, poi alla Juventus, vince sette campionati e si iscrive anche lei nella hall of fame del calcio azzurro.
In nazionale dal 2013, Girelli ha giocato il suo primo europeo poco più che 23enne: esordio non indimenticabile, ko (3-1) contro la Svezia. Un inizio in salita che ha dato la spinta a una squadra capace di arrampicarsi sino ai quarti di finale del Mondiale del 2019. La più grande impresa (sinora) della sua storia in Nazionale. Sei anni dopo, le azzurre tornano a sognare in grandissimo. E la ragazza ne è consapevole. “Non so cosa dire, è inspiegabile, abbiamo fatto qualcosa di storico. Quando ho segnato non pensavo fosse il novantesimo e quando me ne sono accorta ho realizzato che ce l’avevamo fatta. Questo successo rappresenta la vittoria di tutto il calcio italiano, per le nuove generazioni”.
Un Europeo del genere era nelle corde delle azzurre, ma era fondamentale centrare il risultato anche per dare la spinta necessaria a un movimento che è tornato in fermento. La Girelli, grandissima fan di Ligabue, ha citato diverse canzoni del cantautore emiliano, ma ha scelto come status of mind, “certe donne brillano”. Una sorta di premonizione per un campionato europeo straordinario. La nazionale azzurra, come minimo, si giocherà il gradino più basso del podio e stupisce chi si stupisce. Il CT Soncin lo aveva detto: questa nazionale è in grado di vincere contro chiunque. Nel frattempo, restando sulle note di Ligabue, l’Italia femminile si può godere una di quelle notti che non vorresti smettere mai.
Non è mai una amichevole, né può esserlo. La sfida tra Milan e Liverpool è…
Nel luglio del 2018, la Juventus mise a segno uno dei colpi di mercato più…
Il mercato del Napoli rispecchia i parametri, premesse e promesse dell’accordo a medio lungo termine…
Francesco Totti. Icona indiscussa del club giallorosso, è rimasto fedele alla sua squadra per tutta…
Si può entrare nella storia del calcio senza segnare un gol, se il tuo cognome…
Il 29 agosto 1999 non è una data qualsiasi per i tifosi dell’Inter. Quel giorno,…