Il Chelsea è una squadra che a Leicester difficilmente potranno dimenticare: i Blues sono la squadra che scrisse la parola fine sulle chance di rimonta del Tottenham consegnando alle Foxes il primo storico titolo. La realtà di oggi a distanza di cinque mesi è totalmente differente: il Chelsea si fa beffe del Leicester, lo domina e lo umilia portandolo addirittura ad aver paura di non restare in Premier League.
Diego Costa quando veste di Blue agli ordini di Conte è implacabile: segna in continuazione e non ha pietà nemmeno al primo pallone toccato. Hazard è meno famelico, più bello da vedere ma ugualmente decisivo. Il Leicester affonda nel primo tempo sotto i colpi dei due uomini più importanti di Conte e poi abbandona definitivamente quando Moses, un altro rigenerato dall’ex CT, triplica il vantaggio.
A Stamford Bridge è una disfatta per le Foxes: i fasti di quella vesta regalata dallo stesso Chelsea sono lontanissimi, la maglia rossa sbiadisce l’identità di una squadra che ha smarrito in campionato l’alone di magia di un anno fa e adesso teme la retrocessione. Il Chelsea sembra aver giustiziato la squadra di Ranieri, forse definitivamente ridimensionata per quanto riguarda la Premier.
Ci sono i margini e le qualità per evitare un campionato con il terrore di scendere in Championship: la squadra è forte e lo ha dimostrato in Champions League ma rilassarsi in questa maniera in un campionato molto competitivo non è una soluzione accettabile in questa fase della stagione.
Dalla gloria di maggio alla sentenza di ottobre: la storia del Leicester di Ranieri passa dal Chelsea. Oggi è arrivata una pesante batosta che probabilmente inciderà: le Foxes si sono smarrite, il Chelsea ricomincia la sua rincorsa al primo posto dopo un periodo in cui persino Conte era stato messo in discussione. La Premier che cambia e torna a ristabilire le gerarchie.
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