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Cinque giocatori che non ricordavi in maglia Az Alkmaar

Le tre vittorie consecutive hanno dato grande coraggio al Napoli e la trasferta in Olanda è decisiva per il passaggio del turno. L’Az Alkmaar ha già teso un tranello alla squadra di Gattuso nella gara di andata al San Paolo e gli Azzurri non potranno distrarsi anche questa volta. I biancorossi non hanno una grandissima tradizione, ma hanno avuto nelle proprie fila giocatori senza dubbio memorabili ed eccone cinque per voi.

JOHN BOSMAN
Assieme a Marco Van Basten era l’attaccante d’oro dell’Ajax post Johan Cruijff e con il Cigno di Utrecht formò un duo straordinario. Furono ben settantasette le sue reti in cinque anni con i Lancieri e si guadagnò il posto in nazionale, solo da riserva dietro al suo ex compagno di squadra. Nel 1985 vinse il campionato olandese e dopo la Coppa delle Coppe del 1987 lasciò per andare in Belgio al Malines. Fu proprio nella nazione confinante che ottenne i migliori risultati, in particolar modo con l’Anderlecht dove vi giocò dal 1991. Venne convocato al Mondiale negli Stati Uniti nel 1994 e due anni dopo tornò in Patria al Twente e nel 1999 si trasferì per l’ultima corsa della carriera all’Az Alkmaar. A trentaquattro anni non era più il giocatore ammirato in passato, ma riuscì comunque a ben figurare segnando ventidue reti in tre anni prima di ritirarsi.

 

PHILIP COCU
Uno dei migliori registi della storia dell’Olanda, giocatore intelligente e con grande visione di gioco che fece la fortuna dell squadre nelle quali ha giocato. Philip Cocu crebbe nelle giovanili dell’Az Alkmaar e già nel 1988 divenne titolare della prima squadra. Due stagioni a grande livello coronate anche dalla realizzazione di sette reti prima di passare nel 1990 al Vitesse. Cinque stagioni fortunate in giallonero e l’approdo al Psv Eindhoven dove diverrà una colonna della squadra e della nazionale. Nel 1998 l’arrivo al Barcellona dove vinse una Liga e giocò oltre duecento presenze in sei anni prima di tornare ad Eindhoven.

 

JIMMY FLOYD HASSELBAINK
Centravanti di grande forza fisica icona della Premier League del nuovo millennio. Gli inizi del ragazzo del Suriname però non furono affatto felici e dopo i debutti con il Telstar giocò per tre anni all’Az Alkmaar. Per tre anni ebbe un ruolo di riserva e di giovane emergente, ma segnò soltanto cinque reti. Non sembrava adatto al grande calcio e nel 1993 rimase senza squadra per oltre un anno. Nel 1995 ripartì dalle serie minori portoghesi con la Campomaiorense e qui venne addocchiato dal Boavista che gli cambiò per sempre la carriera. Venti reti nella SuperLiga portoghese e il passaggio in Inghilterra al Leeds United prima di diventare cannoniere implacabile all’Atlético Madrid e al Chelsea. Chiuse nel 2008 dopo gli ultimi anni tra Middlesbrough, Charlton e Cardiff.

 

LOUIS VAN GAAL
Uno dei più grandi allenatori degli ultimi anni, amato e odiato in egual misura Louis Van Gaal è stato però in passato anche un discreto difensore. Provò a iniziare la carriera nell’Ajax ma non debuttò mai nella prima squadra dei Lancieri e così migrò per vari anni in Belgio all’Anversa. Dopo un breve passaggio al Telstar passò allo Sparta Rotterdam dove divenne una colonna della squadra per ben otto stagioni, tra le 1978 e il 1986. Non riuscì mai a debuttare in nazionale e quando ormai stava per giungere alla fine della carriera venne acquistato dall’Az Alkmaar e nella stagione 1986-87 giocò le sue ultime diciassette partite prima di iniziare la carriera da allenatore proprio da vice dei biancorossi.

 

BERT VAN MARWIJK
Come per Van Gaal, anche Van Marwijk è senza dubbio ricordato più come allenatore che come calciatore e fu uno dei quei commissari tecnici che sfiorò l’impresa con gli Oranje nel 2010. Da calciatore iniziò a fine anni ’60 con il Go Ahead Eagles e dimostrò grandi abilità tecniche rivelandosi un ottimo rifinitore. Nel 1975 debuttò in nazionale, unica presenza per lui, e passò all’Az Alkmaar dove vi rimase per tre stagioni. Non riuscì però mai a convincere del tutto e dopo venti reti passò al MVV dove divenne un veterano per ben otto stagioni. Chiuse nel 1988 con l’Assent.

Francesco Domenighini

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