Categories: Calcio

Cinque giocatori della Dinamo Kiev che non ricordavi in Serie A

La qualificazione è già stata ottenuta con ben due turni di anticipo e ora la Juventus proverà a mantenersi a ridosso del Barcellona per puntare al primo posto. Dall’altra parte c’è la Dinamo Kiev, squadra che ha fatto vedere buone cose in questo torneo ma che non poteva sperare di lottare con bianconeri e catalani. I biancoblu sono squadra di tradizione e questi sono cinque giocatori che non ricordavi passati sia nella Capitale dell’Ucraina che in Serie A.

VITORINO ANTUNES
Terzino dalle buone qualità di spinta ha avuto per qualche anno grande considerazione anche in nazionale, ma non è mai riuscito a fare il definitivo salto di qualità. Dopo gli inizi al Freamunde e l’ottima stagione al Paços de Ferreira venne acquistato dalla Roma ma con Spalletti giocò poco. Andò un anno in prestito a Lecce e a Livorno anche se la sua avventura italiana non riuscì mai a decollare nemmeno in provincia. Nel 2012 i giallorossi riuscirono a venderlo definitivamente tornando al Paços de Ferreira prima di giocare due ottime annate al Málaga. Dopo l’esperienza spagnola venne acquistato nel 2015 dalla Dinamo Kiev dove visse le sue tre stagioni migliori. Vinse due campionati e una Coppa d’Ucraina e riconquistò la nazionale, ma non fece parte della squadra che vinse l’Europeo. Nel 2017 passò al Getafe e ora è tornato in Patria allo Sporting.

 

ROMAN ERËMENKO
Centrocampista offensivo dotato di buone capacità anche in impostazione, ha sempre mantenuto un ottimo livello medio rimanendo un punto fisso della Finlandia per un decennio. Roman Erëmenko lasciò giovanissimo la sua nazione per passare all’Udinese dove trovò subito il debutto. Nel gennaio 2007 venne prestato agli altri bianconeri del Siena dove ebbe un ruolo importante nella salvezza toscana e gli valse il ritorno in Friuli pur rimanendo ancora u a riserva. Nel 2008 lasciò l’Italia e fu la Dinamo Kiev ad acquistarlo diventando un titolare inamovibile e vincendo il campionato del 2009. Dal 2011 passò nella vicina Russia facendo sempre ottime prestazioni con Rubin Kazan, Cska, Spartak e ora Rostov.

 

OLEKSANDR JAKOVENKO
Esterno offensivo dotato di buona tecnica che per anni divenne un oggetto misterioso tanto da fargli chiudere anzitempo la sua carriera. Jakovenko lasciò presto la sua Ucraina e il Metalist per iniziare un lungo girovagare di squadre in Belgio vivendo con Westerlo e Anderlecht le annate migliori. Proprio con la blasonata squadra di Bruxelles riuscì a meritarsi la chiamata della Fiorentina, ma da qui iniziarono i guai. La miseria di tre presenze in tutto il girone d’andata 2013-14 prima di un veloce prestito sfortunato a Málaga. Poche presenze e il ritorno a Firenze dove messo fuori rosa per poi essere nuovamente prestato all’Ado den Haag. Nel 2016 arrivò in suo soccorso la Dinamo Kiev ma giocò solo quattro partite prima di prendere la clamorosa decisione di ritirarsi a soli ventinove anni.

 

ANDREJ KANCELSKIS
Esterno d’attacco nato nel centro dell’Ucraina durante l’Unione Sovietica fu uno dei giocatori più interessanti nel suo ruolo negli anni ’90. Fu propria la Dinamo Kiev a lanciarlo nel grande calcio nel 1989 ma la dirigenza non credette in lui e dopo quindici partite venne ceduto allo Shakhtar Donetsk. Nel Donbass divenne titolare e apprezzatissimo in Europa, tanto che venne acquistato dal Manchester United dove vinse due campionati da protagonista. Un anno e mezzo all’Everton prima di essere acquistato nel 1997 dalla Fiorentina venendo presentato come il giocatore che avrebbe fatto svoltare la squadra. C’era grandissimo entusiasmo da parte della tifoseria, ma fu sempre bloccato da gravi infortuni procurati da contrasti in campo, in particolare quello con Pagliuca nello spareggio contro l’Italia. Lasciò il Belpaese nel 1998 per tornare in Gran Bretagna, questa volta ai Rangers di Glasgow macinando ancora tanti chilometri sulla fascia. Nel 2001 iniziò a cambiare svariate squadre e nel 2006 chiuse la carriera con la maglia del Krylya.

 

TAYE TAIWO
Terzino sinistro dalla grande potenza fisica, capace di grandi falcate e di un’ottima conclusione. Taye Taiwo venne scoperto dal Marsiglia a vent’anni e dal 2005 al 2011 divenne una colonna della squadra. Al Vélodrome era un idolo e fu grande protagonista della vittoria in Ligue 1 nel 2010. Alla fine della sua esperienza francese venne acquistato dal Milan campione d’Italia e avrebbe dovuto essere il titolare, ma dopo le prime partite perse il posto da titolare. Allegri non apprezzava quella sua scarsa disciplina tattica e così, dopo quattro partite, venne prestato al Queen’s Park Rangers già a gennaio. Nel 2012 iniziò un altro prestito proprio alla Dinamo Kiev dove disputò una delle ultime buone stagioni della sua carriera, ma gli ucraini non avevano la possibilità economica di acquistarlo definitivamente. Girò per tutta Europa, tra Turchia, Finalndia, Svizzera e Svezia e ora gioca negli Stati Uniti nei Palm Beach Stars.

Francesco Domenighini

Recent Posts

Psg, il preparatore atletico Filetti: “La Champions un’emozione grandissima! Grazie a Luis Enrique un’alchimia incredibile”

Non solo Gigio Donnarumma, un altro italiano sul tetto d’Europa. Con lui, ad alzare la…

55 minuti ago

Roma, Dybala punto fermo di Gasperini? Ecco come potrebbe giocare

Dybala con Gasperini potrebbe tornare a essere centrale nel gioco della Roma: ecco come potrebbe…

6 ore ago

PSG, Donnarumma non è l’unico italiano campione d’Europa: ecco chi è Cristoforo Filetti, preparatore dei parigini

Ci sono le mani di un altro italiano sulla Coppa dalle grandi orecchie: quelle di…

6 ore ago

Lazio, Maurizio Sarri e un ritorno da comandante

Il ritorno del Comandante. La Lazio decide di ripartire da chi aveva lasciato prima di…

7 ore ago

Inzaghi, addio Inter: bilancio fra oro e bigiotteria

Simone Inzaghi, addio tutto sommato al momento giusto all’Inter per abbracciare l’Al Hilal dove sarà…

7 ore ago

Milan, in chiusura il passaggio di Reijnders al City: i dettagli

Reijnders al Manchester City, è in chiusura l'accordo con il Milan per il trasferimento del…

7 ore ago