Cinque trasferte inattese delle italiane in Danimarca

Per il secondo anno consecutivo l’Atalanta disputerà i gironi di Champions League e se l’anno scorso era una bella favola, quest’anno vuole confermarsi come realtà. L’inizio è in Danimarca contro il Midtjylland ed è vietato sbagliare. I rossoneri non sono degli abitudinari al grande calcio, così come queste altre cinque squadre affrontate in passato da squadre italiane.

HVIDORVE-JUVENTUS 1-4 COPPA DEI CAMPIONI 1982-83
Nella Coppa dei Campioni 1982-83 la Juventus era probabilmente la grande favorita del torneo e il suo cammino iniziò in Danimarca in casa del piccolo Hvidorve. L’andata venne giocata in trasferta e la Vecchia Signora del Trap si sbarazzò dell’avversario senza troppi problemi. A sbloccare il risultato fu Michel Platini che segnò così il suo primo gol internazionale in bianconero e poi nella ripresa fu goleada. Paolo Rossi e Sergio Brio andarono in gol da pochi passi e il gran sinistro di Antonio Cabrini valse lo 0-4. Henrik Jensen si prese l’enorme soddisfazione di segnare a Zoff ma l’1-4 finale bastò per vivere con tranquillità il 3-3 del Comunale.

 

BOLDKLUBBEN 1903-TORINO 0-2 COPPA UEFA 1991-92
Il Torino stava disputando una Coppa Uefa da sogno quando ai quarti di finale si trovò dinnanzi l’altra grande sorpresa del torneo, il Boldklubben 1903, per tutti B 1903. La squadra di Copenhagen era solida e quadrata e arrivata tra le prime otto non aveva più timori reverenziali. L’andata giocata in terra danese diede ai granata il consolidamento della loro forza e con un gol per tempo ottennero una preziosissima vittoria. Una scivolata di Casagrande anticipò la difesa di casa permettendo di sbloccare il risultato e un sinistro su punizione di Policano diede il definitivo 0-2 che, con l’1-0 del ritorno, permise al Torino di approdare in semifinale.

 

SILKEBORG-ROMA 0-2 COPPA UEFA 1998-99
La squadra di Zeman era chiamata a mostrare il grande calcio del boemo anche in campo internazionale e il primo ostacolo della Roma 1998-99 fu rappresento dai danesi del Silkeborg. Gli avversari non erano certo una nobile del calcio europeo, ma nonostante questo i giallorossi si presentarono con l’undici migliore nell’andata danese e nel primo tempo la sfida non voleva proprio sbloccarsi. Fu il solito Francesco Totti a sbloccare la sfida risolvendo la gara per la Lupa che prese coraggio e poco dopo raddoppiò con Alenichev. All’Olimpico bastò amministrare il risultato e l’1-0 diede la qualificazione.

 

NORDSJÆLLAND-JUVENTUS 1-1 CHAMPIONS LEAGUE 2012-13
La Juventus era tornata in Champions League da campione d’Italia, ma il suo inizio fu più complicato del previsto. Dopo l’ottimo pari di Londra col Chelsea arrivò il meno brillante 1-1 interno con lo Shakhtar. Per fortuna che la terza giornata avrebbe riservato la sfida col piccolo Nordsjælland, ma in Danimarca le cose andarono male. Una splendida punizione di Beckmann sorprese Buffon a inizio ripresa e il pareggio torinese proprio non voleva arrivare con Hansen in giornata strepitosa. Nel finale arrivò la zampata di Vučinić che evitò la sconfitta, ma da questo pari arrivarono tre vittorie consecutive nel ritorno.

 

ESBJERG-FIORENTINA 1-3 EUROPA LEAGUE 2013-14
La Fiorentina di Montella era ricca di talento e giocava un grande calcio e lo dimostrò anche in occasione dei sedicesimi di finale di Europa League contro i danesi dell’Esbjerg. In una freddissima e piovosa notte di febbraio fu di Alessandro Matri la rete che sbloccò il risultato, ma la gioia durò poco. Il sinistro di Pušić bucò Neto, ma i Viola non si fecero intimorire. Iličić prima e il rigore di Aquilani poi permisero ai toscani di trovarsi già sull’1-3 a fine primo tempo. La bella vittoria in trasferta permise alla squadra di prendere fiato nella gara di ritorno e al Franchi ci si accontentò dell’1-1.

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