Una Lazio decimata resiste in Belgio

Belgio, stadio Jan Breydel: si è giocata Brugge-Lazio. Dopo l’esordio da sogno con la vittoria per 3-1 contro il Borussia Dortmund, i biancocelesti hanno ottenuto un pareggio sofferto per 1-1 contro la formazione fiamminga, rimanendo comunque in testa al girone.

Il gruppo F, infatti, adesso vede la squadra di Inzaghi in testa, a pari punti proprio con gli uomini di Clement. Un 1-1 che sorride soprattutto alla Lazio, viste le 12 assenze con cui la squadra capitolina era atterrata in Belgio. Certo, lo 0-0 di Dortmund tra gialloneri e Zenit, durato quasi 80′ (poi finita 2-0 per i tedeschi), avrebbe facilitato ulteriormente il discorso relativo alla qualificazione, ma restare primi in un girone del genere con tante assenze non può che giovare ai biancocelesti.

La Lazio corre, lotta e soffre, consapevolmente ed intelligentemente: al vantaggio iniziale di Correa ha risposto Vanaken sul rigore causato da Patric. Il secondo tempo ha visto i capitolini subire la freschezza dei padroni di casa, in più di un’occasione vicini al vantaggio ma respinti da un ottimo Reina. Nel finale i biancocelesti hanno anche avuto la grande occasione con Milinkovic-Savic, che però si è ritrovato di fronte un altrettanto miracoloso Mignolet.

Tra i più positivi, sicuramente Andreas Pereira: il gioiello dello United, in prestito a Roma, ha dato prova di diversi colpi di genio e classe, consolidando la fiducia già trapelata da parte del suo allenatore.

Al Brugge resta forse l’amaro in bocca, ma anche la soddisfazione della testa della classe dopo due giornate: il giro di boa, che li vedrà ospitare il Borussia, sarà decisivo in ottica qualificazione, con la Lazio impegnata in un’altra difficile trasferta in Russia, contro lo Zenit. La concentrazione dovrà essere incanalata tutta nella sfida di San Pietroburgo, ma un occhio a Bruges Inzaghi e i suoi lo butteranno di certo.

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