Copa del Rey, Real unica big dentro: esito scontato?

Il nuovo format di Copa del Rey, introdotto ormai da tre stagioni, ha sicuramente aumentato il tasso di spettacolarità del torneo favorendo percorsi a sorpresa e tabelloni ogni anno differenti dal precedente. Ma per quanto la coppa in sé sia sempre all’insegna dell’imprevisto, perdere tante big così lontano dalla finale rischia di essere un po’ un danno allo spettacolo.

Dopo gli ottavi di finale infatti solo il Real Madrid tra le big del campionato è rimasta in corsa: l’Atlético così come l’anno scorso è uscito preventivamente, stavolta non contro una squadra di categoria inferiore ma con la Real Sociedad, mentre il Barcellona è tornato a non qualificarsi ai quarti di finale a più di 10 anni di distanza dall’ultima volta. Come se non bastasse anche il Siviglia, sulla carta unica insidia dei Blancos per la vittoria in Liga, è stato eliminato, in questo caso dal Betis in un derby molto polemico per via del caso Joan Jordan, colpito da un’asta di una bandiera senza che la partita venisse data per vinta a tavolino.

E così ai quarti di finale si prospetta un tabellone ricco di squadre che possono sfruttare l’occasione, ma anche uno scenario in cui è difficile trovare una vera antagonista al Real Madrid. Ancelotti ai quarti di Copa del Rey troverà l’Athletic, reduce dal successo sul Barça ai supplementari, mentre negli altri turni ci saranno Real Sociedad-Betis, Valencia-Cadice e Rayo-Mallorca. I presupposti per avere una finalista a sorpresa ci sono tutti, ma chi veramente può essere l’anti-Real? L’esito sembra scontato nonostante ancora otto squadre in corsa, visto che dati alla mano il Betis è la miglior squadra ancora in corsa, ma affronterà la Real Sociedad, ossia l’altra possibile candidata a questo ruolo di antagonista.

Due tra Rayo, Mallorca, Valencia e Cadice andranno sicuramente in semifinale, poi si vedrà se una di queste riuscirà anche ad andare a giocarsi il trofeo. Bene le sorprese, bene le novità, ma il timore è che con tante big cadute in anticipo ciò che venga a mancare è la competitività: in tal senso le regole non scritte di questo torneo da quando è cambiato format (gara secca in casa di chi è arrivato più indietro la stagione precedente) garantiscono comunque un minimo di dubbio. Dubbio dal quale il Real Madrid è pronto a prendere le distanze per legittimare la sua egemonia nazionale.

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