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Copa do Brasil: Gremio campione in ricordo della Chape

Si torna a giocare in Brasile seppur tra le lacrime e con il forte ricordo della Chapecoense che vive ancora nelle menti e nei volti dei giocatori in campo: Victor, il portiere dell’Atletico Mineiro, scoppia in lacrime durante il minuto di raccoglimento e non troverà modo di stamparsi un sorriso sulla bocca quando vedrà il Gremio alzare la Copa do Brasil.

Già perché in campo ci si torna per una partita importantissima. la finale di Copa do Brasil, unico trofeo ancora non assegnato in questo 2016 brasiliano: Gremio e Atletico Mineiro in campo a Porto Alegre dopo il 3-1 rifilato dai gauchos a Belo Horizonte nella gara d’andata.

Atletico Mineiro con la forza della disperazione, Gremio di amministrazione

Il pesante risultato del Parque Independencia obbligava il Galo a scoprirsi e ad andare a cercare con tutte le sue forze il gol che avrebbe riaperto i giochi. Solo qualche tiro da fuori però per impensierire Grohe con un Lucas Pratto mai realmente decisivo in area di rigore. Col passare dei minuti l’Atletico Mineiro ha provato attacchi sempre più disperati senza riuscire a capitalizzare i propri sforzi. Ecco che allora il Gremio punisce nel finale con Miller Bolaños, appena entrato e autore del gol che di fatto assegna il titolo alla sua squadra. Inutile nel finale il gol da 60 metri di Cazares che serve solo per rifarsi gli occhi.

Gremio pentacampeao

Il Gremio vince per la quinta volta la Copa do Brasil diventando di fatto la squadra con più successi in questo trofeo (il Cruzeiro, seconda si è fermato a 4). Una vittoria meritata in un percorso breve ma molto difficile in cui la tricolor ha affrontato prima l’Atletico Paranaense, poi il Palmeiras futuro campione del Brasile ed infine il Cruzeiro, prima di arrivare al faccia a faccia finale con l’Atletico Mineiro. In questo percorso ha fatto la differenza la profondità della rosa e la qualità di un pacchetto offensivo che ha potuto contare sui gol di Bolaños, di uno scatenato Luan, Everton e Pedro Rocha, classe ’94 rivelazione del torneo. In finale poi la solidità difensiva è stata la vera chiave per arginare una big del paese come il Galo.

Simone Gamberini

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