Dempsey: leggenda USA a caccia del grande record

Non poteva non essere sua la firma nella notte: se c’è un uomo copertina nella storia del calcio statunitense (storia completa, non solo questa Copa America) è Clint Dempsey.

Dempsey è il motore di tutto, decide ritmi e atteggiamento della squadra, corre, lotta e segna. Tantissimo. Un giocatore dalle sue caratteristiche è portato per natura ad attaccare la porta ma le sue statistiche realizzative sono spaventose se si conta che non è un centravanti.

Con quello di ieri siamo a 51 gol in nazionale, appena 6 reti dietro al recordman di sempre Landon Donovan che però ha giocato 30 partite di più rispetto all’attuale leader degli States. Il boom è stato raggiunto l’anno scorso con le 7 reti in Gold Cup che lo hanno inserito di diritto nella storia della competizione e del suo paese; quest’anno in una competizione decisamente più equilibrata già siamo al secondo centro e a questi ritmi difficilmente non verranno aggiornati i suoi numeri.

Il gioco di Klinsmann e la carenza di uomini di qualità da poter convocare lo portano a giocare in posizione più avanzata rispetto alla sua reale natura tattica e per questo negli ultimi anni è andato a segno molto più spesso. Non è solo una questione di posizione in campo ma anche di una crescita mentale e di un carico immenso di responsabilità retto alla grande: Dempsey è leader in tutto e per tutto di questa squadra, tutti lo rispettano, lo amano e seguono il suo spirito americano di vivere il soccer.

Solo 6 gol da rimontare a Donovan per realizzare un sogno personale e una partita alla volta per provare a rendere vero il sogno nazionale, the american dream. È la sua nazionale e il suo momento: adesso bisogna fare in modo che diventi anche la sua Copa America.

 

Qui il gol segnato ieri al Paraguay che è valso il passaggio ai quarti di finale.

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