I Suarez del Barça sono due: la rivincita di Denis

Denis Suarez sta vivendo un momento magico: da umile comprimario utilizzato solo in sporadiche occasioni a uomo decisivo con grande continuità in campo e anche l’efficacia di andare in gol nei momenti che servono.

Quando il Barça gira è sempre un piacere per gli occhi e tutti gli interpreti riescono a trarne beneficio. Denis Suarez è arrivato per gettare le ipotetiche basi per un post Iniesta ma in questa stagione aveva fatto vedere solo a tratti di avere le potenzialità del campione vero.

L’ultimo periodo però lo ha esaltato in maniera importante: domenica il primo gol ufficiale con la maglia blaugrana arrivato sì in un giorno di goleada ma sul punteggio di 0-0 dando così il via ad un Barça dilagante.

Ieri la doppietta alla Real Sociedad e le prime reti in Copa del Rey con la sua nuova squadra. Non un caso quella Real contro cui aveva già segnato una doppietta ai tempi del Villarreal, nella scorsa stagione sul finale del girone d’andata. Una squadra che ha rappresentato per 10 anni una maledizione per le gare in trasferta del Barcellona ma che per il talentino classe ’94 invece è simbolo di gol e felicità.

Denis Suarez sta giocando con continuità in queste ultime gare e parte spesso dal primo minuto: adesso che arrivano anche i gol potrebbe essersi definitivamente sbloccato il talento di un centrocampista con raffinate qualità tecniche ed una grandissima visione di gioco.

Il presente gli sorride e il ragazzo guarda giustamente al futuro. Parla di intesa geniale con Messi, di pensare subito alla prossima partita contro il Betis. Già, perché lui adesso le prossime partite le vuole giocare da titolare visto il rendimento superlativo che non passerà di certo inosservato agli occhi di Luis Enrique.

Chi pensava che al Barcellona ci fosse solo un Suarez ha sbagliato: allo spietato cannibale Luis si aggiunge il maghetto Denis.

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