Invasioni di campo e due lingue diverse: che derby a Helsinki

Il tempo stava per scadere quando, all’89’, il difensore dell’HIFK Eero-Matti Auvinen ha segnato il 4-3 nel sentitissimo derby di Helsinki. I suoi compagni lo hanno circondato. Lo stesso hanno fatto alcuni tifosi, tanto che lo speaker è dovuto intervenire per richiamare la loro esuberanza sfociata in un’invasione di campo. Del resto, è solo la seconda volta (dopo il 2016) che l’HIFK vince il derby contro l’HJK, da quando esiste la Veikkausliiga. L’HJK primo in classifica, che arrivava allo Stadin Derby da favorito, ha dominato la partita: punteggio finale 4-3, ma tiri in porta 6-22. Alla fine del primo tempo, l’HIFK conduceva 3-1, i biancoblù hanno rimontato all’80’, con un rigore di Tim Väyrynen – che nel 2014/15 giocò nelle giovanili del Borussia Dortmund – e sono a loro volta stati rimontati.

Invasioni di campo e problemi linguistici.

L’invasione di campo ha destato scalpore. Il capitano dell’HIFK – Jukka Halme – ha dovuto placare i festeggiamenti: “Capisco l’emozione ma non va bene”. “Alcuni tifosi sembra che dimentichino il coronavirus“, ha continuato il compagno di squadra Mosa Yaghoubi. La serata è stata perfetta: vittoria, fumogeni, cori e una topica (sul 2-0) del 36enne Markus Halsti, tornato dopo 13 anni nella squadra in cui aveva esordito, l’HJK Helsinki oggi primo in classifica grazie pure alle 10 reti dell’ex Cesena, Roope Riski. E invece nel quartiere di Töölö, alla Bolt Arena (in precedenza nota come Finnair Stadium, Sonera Stadium e Telia 5G Arena) a 250 metri dallo Stadio Olimpico di Helsinki, dove il 15 novembre 2019 la nazionale finlandese si è qualificata al primo grande torneo della sua storia, Euro 2020, ha vinto l’HIFK. Davanti a 2900 tifosi che, limitazione imposta dalla pandemia, hanno come detto invaso il campo. Sì, perché lo Stadin Derby è sentitissimo. In origine separava le due metà cittadine: l’HIFK tifato dalla classe media parlante lo svedese, l’HJK dalla classe media parlante finlandese. Oggi la separazione causa questione linguistica finlandese è più sfumata, ma permane nel nome. Se HJK sta per Helsingin Jalkapalloklubi, HIFK sta per Idrottsföreningen Kamraterna Helsingfors: in finlandese,si dice Helsinki. In svedese, Helsingfors.

La storia dell’HIFK

L’HIFK è nato come polisportiva il 15 ottobre 1897 per mano di Georges Doubitsky, 15enne studente di un liceo svedese a Helsinki. Nel 1908 aprì la sezione calcistica, che dopo quattro secondi posti (1909. ’12, ’28 e ’29) vinse il campionato finlandese nel 1930. Seguirono altri sei campionati, tre dei quali confinati negli anni Trenta (1931, ’33 e ’37) e altrettanti sparsi nei decenni a venire: 1947, 1959 e 1961. Di qui, un inesorabile crollo ha accompagnato i biancorossi fino al quinto livello finlandese. Nel 2014 però, dopo un’assenza di 42 anni, ecco l’HIFK tornato in Veikkausliiga. A quel punto, dopo tanti anni di assenza, l’HIFK non disponeva di risorse economiche necessarie per affrontare il campionato. L’ad René Österman diede la possibilità ai tifosi di acquistare azioni del club al prezzo di 189,70 euro (ovvero, l’anno di fondazione) e la campagna di crowdfunding fu un successo: 786 investitori e 345.823 € raccolto. Gli ultimi anni dell’HIFK sono stati agrodolci: retrocessione nel 2017, immediata promozione a fine 2018, ritorno in Veikkausliiga nel 2019 con un presidente nuovo, Jin “Lucas” Chang, che nel maggio ha acquistato il 52% della società.

La storia dell’HJK

L’HJK è l’unica squadra ad aver partecipato a tutte le 31 edizioni della Veikkausliiga: ha vinto 29 campionati, 16 prima della riforma e 3 dagli anni Novanta a oggi, quando ha imposto una striscia di successi consecutivi da record, dal 2009 al 2014. Il club è nato all’inizio del 1907 da un pattinatore sul ghiaccio, Franz Fredrik Wathén come Helsingfors Sparkbollsklubb: la scelta di Helsingfors (trascrizione in svedese), si spiega col fatto che inizialmente l’HJK fosse un club bilingue. Già l’anno dopo, il 1908, è stata però deliberata la sola adozione del finlandese. È la prima squadra finlandese ad aver giocato in Coppa dei Campioni (1964, vincendo il campionato da neopromossa: ha perso al primo turno contro il Manchester United), in Champions League (1998-99, con la storica qualificazione alla fase a gironi) e in Europa League (2014-15, grazie a un pirotecnico 5-4 sul Rapid Vienna). A differenza dell’HIFK biancorosso, poi, l’HJK ha adottato sin da subito il colore bianco. Il blu è stato aggiunto in onore della bandiera nazionale e il logo progettato nel 1913 da Osmo Korvenkontio. Nel 2012, un giornale finlandese ha chiesto la squadra del cuore a un campione di tifosi: il 59% di essi rispondeva HJK.

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