Diario Coppa d’Africa: l’Egitto sfiderà il Senegal. Camerun sconfitto ai rigori

La Coppa d’Africa ha le sue due finaliste: dopo il Senegal arriva l’Egitto, ancora vittorioso ai rigori e memore di aver battuto tutte le pretendenti al titolo finale. Dopo Costa d’Avorio e Marocco, anche il Camerun deve alzare bandiera bianca contro i faraoni, letali dal dischetto e solidi nei 120 minuti, nonostante qualche difficoltà a livello difensivo. Salah può festeggiare e mette nel mirino il trofeo, sfuggito nel 2017 dove si dovette accontentare del secondo posto.

COPPA D’AFRICA, L’EGITTO È IN FINALE: SALAH VUOLE ALZARE PER LA PRIMA VOLTA IL TROFEO

L’Egitto batte il Camerun e vola in finale di Coppa d’Africa: i faraoni hanno gestito al meglio il match, contenendo i rivali per poi attaccare nei tempi supplementari. I 120 minuti non sono stati sufficienti a decretare un vincitore e, l’ardua sentenza, è ricaduta nuovamente sui calci di rigore che hanno premiato Salah e compagni, infallibili dagli 11 metri.

Costa d’Avorio, Marocco e Camerun, tre importanti pretendenti al titolo e tutte fatte fuori dalla competizione dagli egiziani che hanno fatto valere una maggiore organizzazione difensiva e un tasso tecnico superiore, grazie anche all’attaccante del Liverpool che si è acceso dopo i primi 90 minuti del torneo un po’ sottotono. Dopo il match d’esordio, l’Egitto non ha perso più una partita, riuscendo a giungere in finale di Coppa d’Africa dove incontrerà un Senegal affamato di storia: infatti, i senegalesi, non hanno mai vinto il trofeo continentale dopo ben 2 secondi posti. Ci sarà vera lotta con un Salah alla ricerca dell’8° titolo per la sua nazionale e il suo primo personale dopo l’argento conquistato nel 2017 con la sconfitta decisiva contro il Camerun.

Il successo in semifinale e l’eliminazione proprio dei camerunensi è stata una piccola rivincita per i faraoni che adesso sognano di vincere l’ambito trofeo. Contro “i leoni indomabili” il primo tempo è di sofferenza anche se i rivali non si rendono mai pericolosi dalle parti di Gabaski: stessa musica nella ripresa con gli egiziani più preoccupati a difendere che ad attaccare, ma senza soffrire più del dovuto. Nei supplementari, invece, l’inerzia della gara si inverte con i faraoni più incisivi ma privi della zampata decisiva. La lotteria dei rigori sarà nuovamente decisiva, con l’Egitto impeccabile mentre il Camerun è un vero disastro con 3 errori su 4 conclusioni dagli 11 mentri: l’unico ad andare a segno è Aboubakar che cerca di salvare la faccia della sua nazionale. Gli egiziani esultano, si godono la finale di Coppa d’Africa e si preparano ad affrontare l’ultimo ostacolo che porta il nome di Senegal.

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