Diario dell’Olimpiade: clamorose eliminazioni di Argentina, Francia e Germania

Le Olimpiadi sono quel torneo magico e incredibile dove tutto può succedere, dove Davide molto spesso batte Golia e dove nulla è lasciato al caso. Capita dunque che nazionali alla vigilia considerate favorite paghino una stagione estremamente dispendiosa subendo così una clamorosa eliminazione al girone, mentre per altre si apre la straordinaria possibilità di scrivere una pagina epica della propria storia. Così ai quarti avremo il Giappone, la Costa d’Avorio, l’Egitto e la Nuova Zelanda, ma non vedremo Argentina, Francia e Germania. Il mondo a Cinque cerchi ha una vita propria e andiamo a vedere nel dettaglio cosa è successo nella terza giornata.

GRUPPO A
L’estate 2021 non sarà di certo ricordata come la migliore della storia calcistica della Francia e così dopo l’eliminazione agli ottavi dell’Europeo arriva anche una seconda cocente delusione con l’Olimpiade. I Bleus avevano l’opportunità di rifarsi in un girone che sembrava non essere impossibile e invece hanno una dimostrato una clamorosa pochezza difensiva che è costata carissima. In totale diventano addirittura undici i gol subiti in sole tre partite perché anche il Giappone cala un poker che da di umiliazione. A testimoniare che i ragazzi di Ripoll non fossero mai scesi in campo a Tokyo vi sono le due iniziali reti nipponiche con Kubo e Sakai che posso ribadire in rete conclusioni inizialmente respinte da Bernardoni senza avere minimamente opposizione dai rivali. Ci si aspetterebbe nella ripresa una riscossa europea e invece il gran sinistro all’angolino di Miyoshi vale il terzo gol e nel finale Daizen Maeda incrocia il piatto sinistro per il 4-0 che fa abbassare la cresta ai Galletti e permette alla nazione del Sol Levante di passare da prima del girone a nove punti.
A fare compagnia ai padroni di casa vi è il Messico che stende senza problemi un Sudafrica che torna a casa con zero punti. Tutto facile per il Tri che dopo nemmeno venti minuti ha già sbloccato il risultato con il tap in da pochi passi di Vega e a fine primo tempo è Romo a segnare battendo Williams con un destro da posizione ravvicinata. Malepe perde la testa e si fa espellere e così si aprono ulteriori praterie che Henry Martín sfrutta con un perfetto piazzato su verticalizzazione di Carlos Rodríguez. Quest’ultimo rovina la festa facendosi espellere, ma i centroamericani festeggiano la qualificazione.

 

 

 

 

GRUPPO B
Questo era il raggruppamento più equilibrato alla vigilia e questo ha permesso di avere probabilmente la più grande e inattesa sorpresa. L’Oceania scrive la propria storia e con la Nuova Zelanda riesce a passare il turno approdando ai quarti di finale al termine di novanta minuti di sofferenza e difesa contro una Romania che sbatte contro il muro degli All Whites. Woud alza le barricate e non fa passare i Tricolorii che non sbloccano il risultato e la pesante sconfitta contro la Corea del Sud costa carissima e la differenza reti premia gli oceanici che entrano tra le prime otto.
I sudcoreani invece si divertono ancora segnando una gtande quantità di reti e dopo lo spavento iniziale dettato dalla sconfitta contro la Nuova Zelanda passano il turno da primi della classe. Sono ben sei le reti rifliate al malcapitato Honduras che è costretto ad alzare bandiera bianca e tornarsene a casa e decisivi sono i calci di rigore. Sono ben tre quelli realizzati dagli asiatici, due da Ui Jo Wang che troverà la sua personale tripletta nella anche con una rete a fine primo tempo e uno da Du Jae Won, con l’espulsione di Meléndez che rende la rimonta impossibile. A completare la festa ci pensano o capolavoro balistici di Jin Ya Kim, che che piazza la palla all’incrocio dei pali, e la bordata di sinistro da fuori area di Kang In Lee per la definitiva chiusura del set tennistico.

 

 

 

GRUPPO C
Avrebbe dovuto essere una semplice passerella per Argentina e Spagna verso l’approdo ai quarti di finale e invece per l’Albiceleste è già tempo di fare i bagagli. Mattatore della sua eliminazione è l’Egitto e la regola dell’Olimpiade che premia la differenza reti agli scontri diretti e così il 2-0 che i nordafricani rifilano all’Australia vale il passaggio del turno. I Faraoni giocano meglio e trovano il vantaggio a fine primo tempo grazie alla grande discesa sulla sinistra di Sobhi che permette a Rayan di appoggiare in rete la palla dell’1-0 che dà il via a uno spettacolare secondo tempo. El Shenawy para l’impossibile e a pochi minuti dalla fine è Ammar Hamdy a raccogliere una corta ed errata respinta di Glover per allungare la gamba che vale un’inattesa qualificazione tra le prime otto del torneo e che condanna i Socceroos all’eliminazione.
La sfida di Saitama fra Roja e Albiceleste avrebbe dovuto essere semplicemente una passerella e invece si e rivelato uno spareggio da brivido. Nessuna poteva permettersi errori e la paura ha bloccato la partita per lunghi tratti dell’incontro, ma a metà secondo tempo Dani Olmo ha messo al centro per Mikel Merino che di sinistro al volo ha preso in controtempo Ledesma per il vantaggio dei ragazzi di De la Fuente. L’Argentina ha dunque iniziato a caricare a testa bassa alla ricerca del pareggio che è arrivato a tre minuti dal termine con Belmonte che sale in cielo sul corner di Almada piegando le mani a Unai Simón, ma l’1-1 non basta. La Spagna passa con grande fatica da prima del girone, mentre i sudamericani devono masticare amaro per un’inattesa eliminazione.

 

 

 

GRUPPO D
Anche il Gruppo D avrebbe dovuto essere una passerella per Brasile e Germania che solo cinque anni fa a Rio de Janeiro si giocavano la medaglia d’oro al Maracanã e invece ecco un altro inatteso crollo. Il Mannschaft aveva un solo risultato possibile se voleva eliminare la Costa d’Avorio, ma i problemi di gioco dei teutonici sono continuati anche a Rifu e il vantaggio è infatti stato africano. Da una palla apparentemente gestibile, la difesa non è stata in grado di farsi trovare preparata e ad anticipare Dao ci ha pensato Henrics che così facendo ha però trafitto il proprio portiere Müller. L’1-0 è però durato poco perché Löwen ha piazzato un magistrale destro su punizione all’incrocio dei pali dopo soli sei minuti per un pareggio che però non serviva a nulla. L’Africa festeggia per i suoi Elefanti che eliminano l’ultima medaglia d’argento e sognano un’altra impresa del Continente nero.
Chi non delude invece è il Brasile che batte l’Arabia Saudita con qualche patema d’animo di troppo, ma si guadagna comunque il primo posto del girone. Matheus Cunha di testa realizza l’1-0 di testa dopo pochi minuti, ma dorme completamente la difesa sulla punizione dalla trequarti di Al-Faraj che trova molto bene Al-Amri che batte Santos per il pareggio. Nella ripresa la Seleçao sbaglia di tutto e di più, ma alla fine si affida alla sua punta di diamante, quel Richarlison che di testa riporta la situazione in favore dei sudamericani e a tempo scaduto appoggia comodamente la palla di Reinier per il tris che gli regala anche il primo posto nella classifica marcatori.

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