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Domenico Tedesco riparte dallo Spartak e rilancia i moscoviti

La stagione dello Spartak Mosca è nata sotto una cattiva stella con tantissimi problemi, prima di tutto di bilancio che hanno portato a smantellare l’ossatura della squadra degli ultimi anni. Molti giovani della squadra B sono diventati dei titolari e qualcuno, come Bakaev, è riuscito a dare anche buone risposte, ma per quanto riguarda gli altri il salto di qualità è stato troppo brusco. Una preoccupante serie di cinque sconfitte consecutive ha fatto sì che lo Spartak venisse risucchiato nei bassifondi della classifica e in questi casi a pagare è sempre l’allenatore. Oleg Kononov aveva lasciato l’Arsenal Tula nel novembre 2018 per provare a migliorare la situazione moscovita, ma dopo aver fallito la qualificazione in Champions League quest’anno c’è il forte rischio di mancare completamente l’Europa.

La società è dunque giunta ai ripari e dopo la sconfitta a Krasnodar con il brevissimo interregno di Kuznetsov è stato chiamato uno dei più promettenti allenatori emergenti in circolazione: Domenico Tedesco. Il 34enne, dopo aver sorpreso l’Europa al primo anno con lo Schalke 04 portandolo in Champions, non è riuscito a ripetersi l’anno successivo venendo addirittura esonerato a marzo dopo le pesanti sconfitte contro il Manchester City. Il tedesco di origini italiane non era stato più chiamato da nessuno in estate, aspettando l’opportunità del rilancio che è arrivata proprio dalla Russia e dallo Spartak. Rispetto al suo predecessore il modo di giocare è completamente cambiato. Basta con il 4-2-3-1, ma si passa a un più compatto e coeso 4-3-3 in modo tale da non lasciare mai solo in attacco l’unica punta dato che non si tratta di un vero centravanti. La società biancorossa infatti ha grosse colpe nella costruzione della squadra e le cessioni di Zé Luís e Luiz Adriano non sono state compensate a dovere e così contro il Rubin Kazan abbiamo visto Guus Til al centro dell’attacco, un trequartista, ma la svolta si è avuto nel derby con la Lokomotiv. Schürrle è stato accentratato e al posto dell’olandese è stato inserito l’ex romanista Ponce e col Melgarejo a completare il trio offensivo c’è stato da divertirsi. Uno 0-3 nato nella ripresa e che fa prendere una bella boccata d’ossigeno a tutto un ambiente sfiduciato e che in Prem’er Liga non vinceva da agosto. La difesa inoltre sembra molto più sicura, anche se Maksimenko deve sempre essere ben concentrato, ma Gigot e Dzhikiya si stanno dimostrando ottimi marcatori oltre che giocatori in grado di segnare. Con Bakaev portato sulla linea di centrocampo nel ruolo di interno, suoi tutti e tre gli assist nella vittoria del derby, sono stati rispolverati Umyarov e Král per poter creare un ottimo scudo davanti alla difesa.
È solo l’inizio di questa nuova avventura per Tedesco, ma le premesse sono ottime e lo Spartak Mosca ha bisogno di respirare aria d’alta classifica.

Francesco Domenighini

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