Endrick, chi si rivede. Il ragazzo torna a giocare con il Brasile. Convocazione arrivata più per necessità che per scelta tecnica. L’infortunio di Neymar gli ha nuovamente aperto le porte della Seleçao in vista delle sfide contro la Colombia e l’Argentina e l’attaccante deve sapere cogliere al volo l’occasione.
Endrick sta incontrando qualche naturale difficoltà nei suoi primi mesi in Spagna ma dal suo entourage e al di là dei Pirenei trapela comunque una certa soddisfazione. È solo la sua prima stagione alla Casa Blanca, dove la concorrenza è feroce. Avere dei coinquilini come Mbappé, Vinicius, Rodrygo e Bellingham è abbastanza per restate ancora per (un bel) po’ dietro nelle gerarchie ma il ragazzo ha sempre risposto presente quando è stato chiamato in causa. Sei gol in 566 minuti (uno ogni 94) hanno permesso di incassare una fiducia che vuole ricambiare. Al netto dello scarso impiego, Endrick non vuole sentir parlare di lasciare il Real Madrid: né in prestito né la prossima estate né probabilmente mai.
Il ragazzo ha evidentemente meno concorrenza per un posto con il Brasile, dove Endrick potrà tornare a mostrare il proprio valore, giocando verosimilmente da titolare entrambe le sfide di qualificazione al prossimo mondiale. In maglia verdeoro, fra l’altro, si esalta. A 17 anni è andato in rete in tre partite consecutive e contro avversari e in palcoscenici non da poco: Inghilterra a Wembley, Spagna al Bernabeu e contro il Messico. Ad appena 18 anni, ha giocato 13 partite e ha già preso parte a una Copa America. Adesso l’asticella delle aspettative si alza ed Endrick ha la necessità di non tradirle. Deve spingere la sua nazionale, una delle meno competitive degli ultimi anni, ai mondiali del 2026.
La pressione su Endrick è enorme: il ragazzo è quasi obbligato a diventare il top player che serve al Brasile. Non è solo una questione tecnica, ma anche di marketing. La nazionale ha perso molto appeal, anche dal punto di vista mediatico e di conseguenza economico per gli investitori. È lui, l’arma che può garantire riconoscibilità internazionale alla Seleçao nonché una consistente fetta di mercato nell’immenso paese sudamericano nonché negli USA dove, l’anno prossimo, si giocherà il mondiale. Diverse multinazionali hanno investito molto su Endrick quando ha firmato per il Madrid. Il contratto garantisce al ragazzo una significativa quota dei profitti sotto forma di royalties , ma molto se non tutto dipenderà dagli obiettivi raggiunti in termini di presenze e successi nei prossimi i cinque anni. Ecco perché essere presente al Mondiale del 2026 è fondamentale.
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