Eredivisie: i migliori undici Under 21 del girone d’andata

L’Eredivisie è giunta al giro di boa e, come di consueto, ripartirà con il girone di ritorno direttamente a metà gennaio. La classifica ha sottolineato l’ottimo andamento del Feyenoord, primo con 5 lunghezze di vantaggio sull’Ajax e 8 sul Psv. Oltre i numeri aridi della classifica, abbiamo voluto mettere in evidenza i migliori 11 giovani che si sono distinti in queste 17 giornate di campionato. Schierati con il classico 4-3-3 olandese, andiamo a scoprire l’ideale formazione di talenti dell’Eredivisie…

IL REPARTO DIFENSIVO

ONANA (Ajax, 1996): l’estremo difensore dei lancieri ha esordito proprio quest’anno nella massima divisione olandese. Il camerunense è cresciuto nelle giovanili del Barcellona per poi essere acquistato dalla scuola calcio più rinomata d’Europa. Dopo la partenza di Cillessen e il ritorno di Krul, tutt’ora infortunato, Bosz ha puntato sul giovane talento che ha risposto “presente”. Gli esordi sono stati complicati con qualche incertezza di troppo, ma la continuità ha dato coraggio al ragazzo che si è imposto con autorità, dimostrando di avere un’ottima reattività tra i pali. 15 le presenze per lui e solamente 13 gol al passivo: ottimo girone d’andata per Onana.

KARSDORP (Feyenoord, 1995): nasce come centrocampista centrale e mediano, ma con il passaggio in prima squadra viene subito spostato sulla fascia come terzino. Il ragazzo dimostra di avere corsa e spinta, per appoggiare la fase offensiva, posizione e fisico, per ripiegare in fase difensiva. Non è una novità in Eredivisie poichè il suo esordio risale al 2014 e ha già sulle spalle più di 60 gare. Si conferma uno dei migliori laterali di difesa del momento, con un rendimento costante e prestazioni convincenti. La difesa del Feyenoord deve ringraziare anche lui per aver subito solamente 12 reti in 17 match.

HENDRIX (Psv, 1995): dopo l’ottima annata passata, Hendrix è tornato a far parlare di se per le ottime prestazioni sul campo, diventando un punto fermo negli schemi di Cocu e del Psv. La sua grandissima dote di smistamento dei palloni, l’ottima tecnica e la capacità di far ripartire l’azione lo hanno contraddistinto come uno dei miglior centrali del 2015 e 2016. Proprio per la grande visione di gioco, spesso è stato utilizzato anche come mediano davanti alla difesa. Purtroppo quest’anno, nella gara contro l’Heerenveen, ha rimediato un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano fino al termine del girone d’andata. Solo 7 presenze in Eredivisie con la sua assenza che ha pesato tantissimo sul rendimento del club di Eindhoven.

TROUPEE (Utrecht, 1998): grandissima sorpresa di questa prima parte di campionato. Il difensore dell’Utrecht veste per il primo anno una maglia da titolare e sta ripagando a pieni voti la fiducia: 16 gare e anche 2 realizzazioni per uno dei talenti più cristallini del momento. Il club si è posizionato al 6° posto in classifica in piena lotta Europa League e una parte di questo traguardo deve essere consegnata a Troupee sempre puntuale negli interventi. Molto bravo nel gioco aereo, il terzino sfodera le sue migliori dote in fase di spinta, diventando l’arma in più nell’attacco dell’Utrecht. Ottimo piede per i cross e velocità fulminante nello stretto: con queste qualità ha messo in difficoltà le difese avversarie.

ST. JUSTE (Heerenveen, 1996): una conferma per la difesa dell’Heerenveen al secondo anno con una maglia da titolare. Nella scorsa stagione ha collezionato, a soli 19 anni, 28 presenze con un gol all’attivo. Lo score è già migliorato: solamente nel girone d’andata è sceso in campo 15 volte gonfiando la rete in 2 occasioni. Un crescita continua per il centrale che si è dovuto fermare a causa di un infortunio rimediato nel match contro gli Eagles. Una botta al ginocchio lo ha tenuto lontano dai campi nelle ultime due gare, ma si prospetta il suo ritorno già a gennaio. L’Heerenveen ha fatto un grande affidamento su di lui e la sua presenza è essenziale per poter dirigere il reparto e per consolidare il 4° posto per poter avere una possibilità di accedere in Europa League.

LA LINEA DI CENTROCAMPO

VILHENA (Feyenoord, 1995): volto già noto in Olanda e in Europa, ricercato dalle big nel mercato estivo, Vilhena si conferma uno dei centrocampisti più preziosi dell’Eredivisie. Dopo un avvio di campionato stentato, il ragazzo ha recuperato anche da qualche infortunio, tornando al top della forma nel peggior momento del Feyenoord. Il suo apporto è stato preziosissimo per Van Bronckhorst che ha potuto salvare un avvio di stagione fantastico. Grazie al centrocampista, ai suoi interventi e al suo apporto alla manovra offensiva, il club di Rotterdam ha chiuso primo al giro di boa. Noi avevamo già trattato il ragazzo tempo fa con un articolo in merito

TIL (Az, 1997): primo anno tra i grandi per Til che abbandona definitivamente la selezione Jong per accedere in prima divisione olandese. L’impatto è ottimo per il centrocampista che in sole 6 presenze ha messo a segno 2 gol. Il ragazzo si è distinto per l’ottimo tiro da fuori e la perfetta visione di gioco. I suoi passaggi filtranti liberano facilmente i compagni del reparto avanzato che, il più delle volte, devono solo depositare in rete. Un avvio di stagione positivo che cercerà il coronamento del girone di ritorno.

ZENELI (Heerenveen, 1995): altra grande sorpresa di questa prima parte di campionato è Zeneli, il centrocampista laterale dell’Heerenveen. Il ragazzo nasce come centrocampista, ma negli ultimi due anni, in Olanda, è stato spostato più avanti, come attaccante laterlare. Il risultato è stato ottimo: lo scorso anno, dopo il trasferimento a gennaio, ha disputato 17 gare e siglato 4 reti in Eredivisie. Nell’attuale torneo è sceso in campo in 17 0ccasioni nel girone d’andata mettendo a segno 6 importanti gol. Il suo record è già stato superato e ora vuole puntare veramente in alto. Grazie al suo apporto in fase offensiva, sia come assist che realizzazioni, l’Heerenveen sta disputando una stagione al di sopra di ogni aspettativa, chiudendo al momento 4° in attesa della ripresa a gennaio.

IL TRIDENTE MAGICO DELL’EREDIVISIE

TRAORE (Ajax, 1995): il talento in prestito dal Chelsea ha dovuto ambientarsi prima di far esplodere tutto il suo talento. Inizialmente, insieme ai nuovi compagni di reparto, c’è stata qualche incomprensione, ma una volta trovate le misure l’Ajax è decollato per la gioia immensa di Bosz. Il ragazzo ha dimostrato di saperci fare con la palla tra i piedi: dribbling veloce e fulmineo, destro o sinistro non fa differenza e grande velocità negli inserimenti senza palla. Il tiro da fuori è la soluzione che preferisce anche se, con il tecnico dei lancieri, ha iniziato ad attaccare il secondo palo. Preziosissimo nel tridente del club della capitale sia per gol che per assist. Per lui 13 presenze e 4 gol al momento, ma lo score tenderà ad alzarsi velocemente.

DOLBERG (Ajax, 1997): di lui ormai parlano tutti, poichè a 19 anni sta trascinando un attacco importante come quello dell’Ajax. Arrivato dal Silkeborg ha impiegato pochissimo ad ambientarsi: gol all’esordio in Eredivisie e pesanti realizzazioni anche in Europa League. Solo in campionato ha toccato quota 8 realizzazioni in 16 gare. Il suo andamento è veramente sorprendente per un attaccante della sua età. Noi cercammo di parlare del suo talento, in questo articolo, prima che diventasse un fenomeno mediatico…

UNAL (Twente, 1997): anche di lui è inutile parlare troppo: il ragazzo in prestito dal City sta facendo notare tutto il suo valore in un Twente che non aspira a grandi obiettivi. Proprio grazie alla punta turca, la possibilità di potersi avvicinare all’Europa League è più concreta, anche se il club deve ancora scontare una penalizzazione che gli impedirà di partecipare a qualsiasi competizione europea. Al giro di boa sono ben 10 i gol fatti in 15 gare, un vero cecchino sia dalla distanza che all’interno dell’area di rigore. Il ragazzo sembra avere tutte le carte in regola per affermarsi tra i grandi bomber del futuro. Speriamo di avere conferme nel girone di ritorno dell’Eredivisie.

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Fonte immagine: Footbola

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