Estudiantes: l’anno buono per tornare grandi?

La prima giornata di Primera Division argentina ci regala subito le prime certezze: le vittorie più rotonde sono quelle di River Plate ed Estudiantes ma mentre il successo interno dei Millionarios era ampiamente pronosticabile visto il successo in Recopa di pochi giorni fa, il 3-0 esterno del Pincha in casa del Tigre è stato il vero gran colpo di giornata.

L’Estudiantes si è affidato a Nelson Vivas per la panchina, uno che negli ultimi anni non è riuscito a far esprimere alle sue squadre la propria idea di calcio e che vuole dimenticare parentesi grigie come quella di Quilmes. L’ex Inter ha portato i suoi dogmi di calcio intenso e i risultati sono stati subito dalla sua: la squadra ha riscoperto i propri valori e con tantissimi giovani in campo ha subito dato una lezione di grande calcio.

Dopo il nuovo addio della Gata Fernandez era importante ritrovare una figura simbolo in mezzo al campo tra gli elementi più esperti della rosa: Andujar è stato leader tra i pali e saggio ai microfoni dichiarando che questa squadra non è la favorita per il titolo e che deve costruirsi il proprio futuro; Damonte invece è il giocatore che tutti si aspettavano, perfettamente in grado di far muovere il pallone a certi ritmi e a buttarsi negli spazi per andare in gol, come successo nell’azione del 3-0.

L’Estudiantes lo scorso semestre ha chiuso il proprio girone dietro ad un Lanus stellare ma dimostrando una notevole crescita rispetto a qualche semestre troppo opaco. Adesso tenendo i piedi per terra si può puntare ad arrivare più in alto di tutti cercando di costruirsi un bel bottino in questi mesi per arrivare al periodo in cui ci sarà la concomitanza con la Copa Libertadores con più tranquillità e freschezza.

Prove generali per un grande Estudiantes che alla prima convince proprio tutti: giovani, intensi e forti, il Pincha di Nelson Vivas ha già cominciato a stupire.

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