Euro 2016: la panoramica dei giovani talenti dei gironi D, E e F

Nella giornata di ieri abbiamo analizzato i giovani talenti che prenderanno parte ad Euro 2016 con le nazionali facenti parte dei gironi A, B e C. Quest’oggi concludiamo questo viaggio che ci consente di puntare i fari su tutti i migliori prospetti europei andando a dare un’occhiata alle selezioni dei gironi D, E ed F. Forse non tutti loro diventeranno leggende del gioco più bello del mondo, ma tutti i tifosi si aspettano di vedere scintillare il loro talento in questa competizione importantissima per tutti, ed in particolare per giocatori così giovani. E pensare che almeno uno o due di loro potrà già sollevare al cielo, magari da protagonista, l’ambitissimo trofeo, dato che nessuna nazionale si fa mancare questi piccoli campioni!

CROAZIA: Ante Coric e Marko Rog

Ante Coric è nato nel 1997, ed è uno dei più giovani giocatori dell’intera competizione. Marko Rog invece è del 1995, ma entrambi sono trequartisti della Dinamo Zagabria. La squadra della capitale croata infatti non ha ancora accettato l’idea di vendere i due talenti. La Croazia ha quasi sempre eccelso per la presenza di giocatori simili a questi due: agendo sulla trequarti infatti, sia Coric che Rog, possono essere letali nella creazione di azioni potenzialmente pericolose. Sarà durissima per entrambi potersi ritagliare un posto nei titolari, vista la presenza di centrocampisti di livello mondiale nella selezione, ma siamo sicuri che Ante Cacic, manager della nazionale, non sarà restio ad utilizzarli nel momento in cui lo si possa fare. E’ giusto specificare che fino ad ora, il più giovane dei due ha mostrato qualità migliori dell’altro. Marko Rog è un prospetto già brillante, ma sembra essere Coric la vera stella della Croazia dei prossimi anni, avendo già offerte tutt’altro che indifferenti sulla sua testa. Per lui infatti, si sono già mosse da tempo Inter ed Arsenal, ed il prossimo calciomercato lo potrebbe allontanare dalla Dinamo. Più che doverosa anche la menzione per Pjaca e Jevdaj, che solo per una questione di maggior blasone attuale non si sono meritati un’analisi più dettagliata in questo articolo: infatti sono entrambi già ad un buon livello, e già più conosciuti di Coric e Rog. Questi 4 giocatori, in tutti i casi, possono far sorridere il tifoso medio croato, assicurando un futuro brillante.

REPUBBLICA CECA: Ladislav Krejci

Nazionale generalmente molto vecchia, quella della Repubblica Ceca, e noi andremo ad analizzare il più giovane della spedizione. Ha “già” 23 anni, e fa parte dell’organico dello Sparta Praga. Il suo nome non è molto conosciuto in Europa, bensì molto apprezzato tra le mura della nazione. Infatti, il suo valore di mercato è in costante crescita, e non lo si può non apprezzare essendo l’unico appiglio di una popolazione per un futuro decente a livello calcistico. Ala sinistra pura, è già una bandiera dello Sparta Praga nonostante sia nato nel 1995. Ha esordito in prima squadra nel 2010, e dal quel momento sono state ben 124 le partite giocate in maglia rossa, con quasi 30 gol a condire il tutto. La costanza non sembra essere un problema, dunque, ma sembra mancare quella marcia in più che lo porterebbe ai top del calcio. Tomas Kalas, Matej Vydra, Jan Baranek e Vaclav Cerny (gli ultimi vincitori del premio “giocatore Ceco dell’anno”), mancano la convocazione, mentre l’ala sinistra la centra in pieno, dopo aver vinto quello stesso premio nel 2011.

TURCHIA: Emre Mor e Ozan Tufan

L’armata turca può far spavento in questa competizione. Il girone in cui si trova è tutt’altro che semplice (Rep. Ceca, Spagna, Croazia), ma nonostante ciò il C.T. Fatih Terim non rinuncia a convocare questi due giovanissimi prospetti. Emre Mor, punta centrale del Nordjsaelland è la scommessa più grande di questo Europeo. E’ del 1997, e a dirla tutta, non ha impressionato moltissimo nemmeno in un campionato come quello danese. La sua presenza però è stata preferita addirittura a quella di Gokhan Tore, esterno alto del Besiktas che ha già firmato per il West Ham per la prossima stagione (ex conoscenza del manager Slaven Bilic). Transfermarkt, principale sito per le schede dei giocatori, valuta il suo cartellino a 100.000 euro, una cifra che ci permettiamo di definire irrisoria per un giocatore convocato per Euro 2016 in una nazionale di livello come quella Turca. Comunque, giù il cappello per la scelta di Terim, che ha deciso consapevolmente di rischiare per formare il carattere e la bravura in campo del giocatore. Discorso ben diverso per Tufan, sicurezza nel centrocampo del Fenerbache. Nonostante la stagione senza trofei, la squadra ha tenuto duro in tutte le competizioni fino alla fine, e le sue geometrie in mezzo al campo sono state fondamentali per l’equilibrio complessivo. Non poche le voci di mercato su di lui, che però si dice contento di giocare in patria. Buona fortuna ad entrambi, rappresentanti di un calcio giovane di una nazione (e non nazionale) che tutti snobbano e che nessuno vuole.

SPAGNA: Sergio Rico e Hector Bellerin

Poche presentazioni per questi due. Fanno parte della nazionale favorita (o quasi) per la vittoria finale e sono già affermatissimi a livello europeo. Sergio Rico forse non toccherà mai il campo (Casillas e De Gea sono già una scelta niente male), mentre Hector Bellerin sarà fondamentale per la riuscita di un buon cammino. Non essendoci Carvajal, resta solo Juanfran da battere per giocare titolare, e la stagione fantastica con l’Arsenal lo mette addirittura favorito per il posto. Forti, fortissimi, le voci che lo vedono ad un passo dal Barcellona (che sta perdendo Dani Alves), a dimostrazione del talento enorme del ragazzo. Sergio Rico invece ha fatto qualche ottima presenza nel Siviglia vincitore dell’Europa League, ma ha davvero due mostri sacri davanti, e siamo certi non giocherà se non in caso eccezionale: onore e merito a lui comunque per la chiamata, in una nazionale che tra i pali certamente non scarseggia!

BELGIO: Jordan Lukaku e Divock Origi

Nazionale con molti giocatori sotto i 25 anni, ma questi due di anni ne hanno 21. Jordan, fratello di Romelu Lukaku, non possiede di un talento ammaliante, ma è un terzino puro, ruolo che nel Belgio, come sappiamo, non è occupato da nessuno. All’Oostende è stato protagonista di una buona stagione, ma siamo certi che i geni del talento sono caduti più verso la parte di Romelu, punto di riferimento offensivo dopo aver impressionato nella difficile stagione dell’Everton. Divock Origi è appunto suo secondo (o terzo), dopo un grande andamento con il Liverpool. Il connazionale Benteke, anche lui tra i 23, è stato letteralmente superato nelle gerarchie dall’ex Lille che si è preso la scena nella parte finale della stagione. La selezione belga è chiamata ad un Euro 2016 memorabile: Jordan Lukaku e Divock Origi sono pronti a rispondere presente? Secondo noi, seppur in modo differente tra loro, lo sono, e scalpitano per un’occasione.

ITALIA: Federico Bernardeschi e Stefano Sturaro

Due new entry nella selezione azzurra, molto criticata dai tifosi ma comunque pronta a ribaltare le aspettative. L’ala destra della Fiorentina sembra poter essere protagonista di una carriera piena zeppa di magia e belle cose, mentre Stefano Sturaro ha sempre fatto la sua parte in una Juventus davvero troppo forte per diventarne subito parte integrante. Il progetto Conte lo ha visto favorito, dato che l’allenatore ha voluto allargare il nocciolo Juventus anche a panchinari o ex giocatori del club di Torino, a discapito in questo caso di Jorginho e Bonaventura. Questa però è una storia ben diversa, e soffermandoci sul centrocampista bianconero possiamo dire che sarà utile in molte partite, per cambiare assetto tattico o per dar fiato al centrocampo con interdizioni e ripartenze sempre utili. Federico Bernardeschi invece è il diamante nascosto della nostra nazionale. Quasi esclusa una sua presenza nei titolari, ma vederlo giocare è tanto, tanto bello…

IRLANDA: Cyrus Christie

Terzino destro del Derby County, è in assoluto l’unico giovane dei verdi. L’Irlanda è una squadra che gioca col cuore e con i muscoli, e perciò l’esperienza è una parte molto importante per il gioco che viene espresso. Ci aspettavamo infatti di vedere una nazionale “vecchia”, e vedere un solo giovane non è una sorpresa. Cyrus Christie non è nemmeno un vero e proprio fenomeno, ma ai Rams è stato protagonista di una stagione molto positiva, e può tornare utile sulla fascia bassa nel momento in cui Seamus Coleman, affermatissimo titolare, abbia bisogno di rifiatare. Dotato di 188 cm, può essere un fattore anche sui calci piazzati.

SVEZIA: Victor Lindelof e John Guidetti

Lindolf è un giovane difensore centrale di cui tutti ormai parlano. Uno svedese al Benfica non si vede molto spesso, ma le aquile portoghesi hanno vari diplomi per lo sviluppo dei giovani giocatori. Non è un totale novellino nella nazionale, ma è di sicuro una bella scommessa. Questo ragazzo arriverà lontano sicuramente, ed ha un’espressione che ogni difensore centrale può invidiargli: “di qui tu non passi”, sembrano dire i suoi occhi. Che sarà davvero così? Per John Guidetti discorso ben diverso. Ha ormai 24 anni, e non è il secondo più giovane dei giallo-blu. Ma è un piccolo sgarro esclusivamente mio, che sto scrivendo questo articolo: il suo talento è immenso, ed a mio avviso non lo si può non citare dopo una grandissima stagione al Celta Vigo. Gli svedesi sono abituati ad avere Ibrahimovic in attacco, e lui ha talmente tanta bravura che sarà in grado di non far rimpiangere troppo l’assenza di Zlatan nel momento del suo ritiro. Attaccante completo, ormai maturo per entrare nei top europei. C’mon John!

AUSTRIA: Alessandro Schopf e Marcel Sabitzer

Il primo, trequartista dal nome italiano, è in forza allo Schalke 04 e viene da una stagione nella quale è sempre stato bravo nel momento in cui c’è stato bisogno di lui. Lo Schalke di certo non pecca in fatto di trequartisti e seconde punte, dunque trovare spazio in una squadra del genere non è un gioco da ragazzi, e Schopf è stato molto bravo a mettersi in mostra per questa chiamata. Faticherà anche in nazionale, dove Junuzovic parte da favorito per un posto da titolare in un ipotetico 4-1-2-1-2. Sabitzer, del Red Bull Lipsia, ha segnato ben 7 gol in 25 gol: una media niente male e tale da consentirgli un posto nella nazionale rossa ed un nome scritto su molti taccuini di tutta europa. Tra l’altro, c’è una grande possibilità che parta titolare, e dunque tenete gli occhi ben fissi su lui!

ISLANDA: Hordur Magnusson e Hjortur Hermannsson

Entrambi difensori centrali biondi che più biondi non si può. Magnusson sarà sicuramente conosciuto da qualcuno qui in italia, essendo titolare nel Cesena da qualche anno, nonostante abbia ancora solo 23 anni. Hermannsson gioca nel Goteborg, una delle squadre più forti del campionato svedese (molto, molto, molto più competitivo di quello islandese) ed è stato anche capitano della nazionale Under 21, a dimostrazione che è uno dei più brillanti prospetti del calcio della glaciale isola dell’estremo nord-Europa. Ricapitolando abbiamo decenti talenti in difesa, in una nazionale che in attacco, romanticamente, si aggrapperà ancora all’immortale Gudjhonsen…

PORTOGALLO: Renato Sanches

Signore e signori, giù le mani da questo talento. Se l’è già accaparrato il Bayern Monaco, sborsando una valanga di milioni nelle casse del Benfica. Ciò non toglie che il Portogallo abbia in rosa altri giovani talenti (Guerreiro, Cedric Soares, Andre Gomes), ma una bravura tale a soli 18 anni merita di essere analizzata da sola. E’ per questo che degli altri giovani lusitani non parleremo in questo paragrafo. Lì in mezzo al campo Renato Sanches fa davvero impressione, essendo nato nel 1997 e disponendo di un talento gigantesco. E per gigantesco si intende davvero sproporzionato: attenzione amanti del calcio, questo qui punta dritto al Pallone d’Oro 2020, e noi siamo pronti a tenerlo sott’occhio! Sarà titolare? In un centrocampo con Moutinho, Gomes, Carvalho e Pereira è difficilissimo, ma lui può già competere.

UNGHERIA: Laszlo Kleinheisler e Adam Nagy

Difficile trattare di prospetti ungheresi, provenienti da una nazione nella quale in calcio d’alto livello manca da un bel po’ di anni e che in questi Europei potrebbe essere considerata la squadra materasso. Tuttavia Kleinheisler e Nagy, insieme ad altri discreti giovincelli magiari, possono incidere in positivo per il futuro. Il primo è già in Bundesliga, nel Werder Brema, che lo ha acquistato lo scorso inverno. Ha preso parte a 5 partite dei verdi tedeschi, giocando come trequartista sostituendo il già citato Junuzovic. Il nome è interessante, chissà che non lo sentiremo più spesso in futuro. Nagy è del Ferencvaros, ed in patria sta facendo molto bene a soli 20 anni. Può essere titolare facendo legna appena davanti alla difesa: questo tipo di giocatore è sempre molto utile.

Da Footbola è tutto: godetevi questi talenti!

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