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Il Feyenoord è campione d’Olanda dopo 18 anni. Kuyt tripletta da sogno

Il Feyenoord finalmente esulta al titolo dopo 18 anni di astinenza: una grandissima prestazione del capitano Kuyt regala il 15° scudetto al club di Rotterdam. L’ex Liverpool, con una tripletta, stende l’Heracles e permette a Van Bronckhorst di gioire per un traguardo rincorso per tutta la stagione. Una vittoria meritatissima grazie ad un attacco implacabile, una difesa solida e un cambio di mentalità che ha permesso di non soccombere sotto la pressione degli avversari.

FINALMENTE IL FEYENOORD ESULTA: ROTTERDAM IN FESTA

Il capolavoro di Van Bronckhorst prende finalmente vita: il Feyenoord è campione d’Olanda con un punto di vantaggio sull’Ajax che fino all’ultima giornata ha accarezzato il sogno della beffa. Gli uomini di Bosz, dopo la finale di Europa League conquistata, hanno sperato in un passo falso della capolista che ha chiuso autorevolmente un campionato dominato fin dalla prima giornata. I biancorossi di Rotterdam mettono in bacheca il 15° titolo nazionale andando a bloccare l’engemonia di Ajax e Psv, padroni indiscussi negli ultimi 18 anni. L’attacco è stata l’arma fondamentale di questa squadra che ha regalato una media di 2.5 reti a match: anche la difesa non è stata da meno, solida e compatta come mai negli ultimi anni. Il tecnico ha dovuto lavorare soprattutto sulla mentalità, creando le basi per un futuro ricco di consapevolezza tecnica e nei propri mezzi.

Al De Kuip, il Feyenoord non sbaglia l’incontro più importante dopo lo scivolone nel derby della scorsa settimana. Ad essere ospite, nell’infernale stadio, è l’Heracles, privo di obiettivi e pronto a rovinare la festa ad una società già pronta a festeggiare. La formazione è sempre la stessa con Jones tra i pali, Nieuwkoop, Botteghin, Van der Heijen e Kongolo in difesa, El Ahmadi, Kuyt e Toornstra a centrocampo e Elia, Berghuis e Jorgensen in avanti. Torna capitano l’ex Liverpool dopo qualche giornata di stop in panchina a causa di prestazioni non esaltati e qualche acciacco di troppo. Proprio Kuyt decide di mettersi sulle spalle tutta la responsabilità della rosa e dopo appena un minuto, il Feyenoord è avanti grazie al proprio capitano: tra la nebbia dei fumogeni, Nieuwkoop serve il centrocampista con un’ottima rimessa laterale. La difesa dell’Heracles sbanda e l’ex Reds batte Castro con un tiro potente ad incrociare. Il match si sblocca immediatamente e il tappeto rosso viene fatto rotolare per la passerella finale. I padroni di casa premono come non mai in questa stagione e al 13′, è ancora Kuyt a gonfiare la rete per il raddoppio: Elia si invola sulla fascia, mette un cross in mezzo per il nazionale olandese che gira di testa anticipando portiere e difensore. 2-0 fin troppo semplice per un Feyenoord deciso a chiudere la pratica il prima possibile. Gli ospiti provano ad alzare la testa, ma la manovra è lenta e poco efficace. Al duplice fischio i giochi sembrano già chiusi e i tifosi iniziano ad assaporare la gioia dell’impresa.

Nella ripresa la musica non cambia, ma gli uomini di Van Bronckhorst sono più cauti e cercano di amministrare il vantaggio ottenuto nei primi minuti di gioco. L’Heracles non entra mai in partita e l’Ajax, nonostante il risultato positivo contro il Willem resta distaccato di un punto. Proprio sul finale, ecco che l’arbitro decreta un calcio di rigore a favore dei padroni di casa: dal dischetto è sempre Kuyt a non sbagliare, siglando una tripletta da un sapore particolare. A rendere meno amara la sconfitta è van Ooijen all’89’. Tutto è pronto per la grande festa e il boato di una città che esplode al triplice fischio: il Feyenoord è campione d’Olanda con un percorso netto e mai così autoritario. Psv e Ajax possono solo applaudire la scalata degli avversari che conquistano anche l’accesso diretto alla prossima Champions League.

Andrea Mariani

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