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Francia: a centrocampo tocca intervenire

La gara d’esordio della Francia è stata tutt’altro che da incorniciare: nonostante i 3 punti e la consacrazione di Payet e del suo mancino non tutto è sembrato andare per il verso giusto e per completare il processo di crescita di questa squadra ci sono da fare diversi appunti.

La nota più negativa di questa partita è sicuramente la prestazione di Paul Pogba, autore solo di una conclusione al volo parata da Tatarusanu e quasi completamente arginato dal cinico Hoban. Con la star juventina marcata a uomo hanno faticato ad evidenziarsi anche Kanté e Matuidi, utili a dare il loro contributo in partite differenti da questa.

In diverse situazioni e fasi della partita sembrava urgente un cambio di interpreti a centrocampo e Deschamps ha apportato alcune modifiche centrando almeno in parte il suo obiettivo. Per far girare questa Francia l’impressione è che servisse un regista vero, ruolo che può ricoprire in post basso Cabaye; meno fondamentale ma comunque utile anche Sissoko che però a differenza del Crystal Palace ha assaporato seppur solo nel recupero il campo.

L’ingresso di qualità e piedi buoni avrebbe potuto sicuramente portare ad una circolazione più fluida e rapida del pallone cosa che non è riuscita a causa degli eccessivi narcisismi di Pogba e della poca classe di un gregario (ottimo ma pur sempre gregario) come Matuidi.

Con squadre che difendono in maniera tanto spudorata quanto ordinata come la Romania servono più varianti nella linea mediana visto che più volte l’impostazione di gioco è apparsa prevedibile.

Il futuro di questa Francia sembra comunque positivo vista la difficoltà di un esordio come quello contro i romeni: per questo Deschamps dovrà cercare di ampliare il suo undici iniziale e studiare quali siano i giusti elementi da mettere a gara in corso visto che nei prossimi impegni difficilmente ci saranno squadre coraggiose che porteranno il pressing alto.

 

Simone Gamberini

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