Gerson, il gioiello brasiliano fa sognare la capitale

La Roma inizia il ritiro pre campionato a Pinzolo e, alla corte di Luciano Spalletti, si sono presentati tutti coloro che non hanno preso parte all’europeo francese. Totti, Strootman e Manolas i nomi più altisonanti insieme ai nuovi acquisti Mario Rui, Allison e Gerson. Presenti anche Paredes ed Iturbe che saranno valutati. Sotto esame è proprio il brasiliano classe ’97 che è sbarcato nella capitale insieme ad enormi aspettative. Analizziamo la sua storia e le caratteristiche del giovane talento…

IL PASSATO DI GERSON

Gerson nasce nel 1997 a Belford Roxo e muove i suoi primi passi nelle giovanili del Fluminense. Le sue ottime doti tecniche impressionano immediatamente lo staff e all’età di 17 anni fa il suo esordio in prima squadra contro il Vasco da Gama. Nel Campionato Carioca colleziona 12 presenze e 4 reti dimostrando di saper gestire la pressione e rispettare le aspettative. Sempre contro i bianconeri del Vasco da Gama realizza l’unica sua rete nella Serie A brasiliana. Le sue ottime prestazioni mettono sull’attenti la Roma, grazie all’occhio vigile del ds Sabatini in Sudamerica. Il dirigente inizia immeditamente le trattative con il Fluminense per battere la concorrenza di formazioni europee ben più ricche economicamente. Gerson è corteggiato anche dal Barcellona e i giallorossi sembrano dover alzare bandiera bianca. L’11 agosto del 2015, grazie ad un rilancio dell’ultima ora, la formazione capitolina riesce ad assicurarsi le prestazioni del talento per 16 milioni di euro. Non avendo la possibilità di tesserare extracomunitari, la Roma è costretta a lasciare Gerson al Fluminense fino al termine della stagione. Nell’annata 2015-2016 riesce a scendere per 53 volte sul campo da gioco mettendo a segno 5 reti (considerando sia il campionato Carioca, sia la Serie A brasiliana).

Il ragazzo vanta anche 8 presenze nella nazionale brasiliana Under-20, senza mai gonfiare la rete.

LE CARATTERISTICHE E LE ASPETTATIVE DEI TIFOSI

Gerson nasce come centrocampista offensivo, ma è stato impiegato anche come attaccante esterno. Le sue doti maggiori sono proprio il dribbling e la progressione in velocità, come ogni classico fantasista brasiliano. Il ragazzo non è un vero e proprio bomber d’area, ma preferisce utilizzare la sua tecnica per regalare assist precisi e invitanti per i compagni di squadra. I giallorossi voglio puntare su di lui proprio per la partenza di Pjanic, essenziale negli schemi spallettiani. La sua classe e tecnica potrebbero essere l’arma in più nonostante la giovane età.

Il pericolo maggiore è che le grosse aspettative possano schiacciarlo e rallentare la sua crescita. Avrà bisogno di tempo per prendere dimestichezza con un calcio più tattico e difensivo come quello italiano. Gli spazi saranno ridotti e la libertà d’azione limitata. Gerson dovrà dimostrare di valere la somma spesa e cancellare ogni critica degli scettici in una piazza pressante come quella di Roma. A difesa del ragazzo è intervenuto proprio un ex giallorosso brasiliano: Juan. Ecco le sue parole riportate da Roma TV: “Il più grande ostacolo potrebbero essere le aspettative su di lui. Ha del potenziale, però dipenderà tutto da lui, dipende da quello che vuole imparare per crescere. L’allenatore e i compagni possono darti dei consigli importanti. Lui dovrà avere la mente aperta e cercare di imparare tante cose, perché il potenziale per diventare un calciatore importante c’è. Il mio consiglio è questo: lavorare. Dovrà lavorare sempre, perché ora ha avuto una grande opportunità e deve essere pronto a sfruttarla. Dovrà solo lavorare, lavorare, lavorare perché Roma è una piazza speciale, se farà bene sin dall’inizio piacerà, altrimenti verrà fischiato e criticato“. Consigli importanti da un campione come lui.

Gerson, però, sembra molto convinto dei propri mezzi come ha dimostrato in conferenza stampa: “Mi piace giocare, avere la palla, costruire assist e fornire passaggi decisivi ai miei compagni, ma anche andare al tiro. Ho scelto la Roma perché è un grande club e ho pensato fosse la scelta migliore. Qui c’è una grande tradizione di giocatori brasiliani e vorrei lasciare anche io il segno come tanti altri in passato. Falcao? È stato un grande, anche se non l’ho mai visto giocare“.

Le premesse per veder sbocciare un nuovo campione ci sono tutte. Chiudo lasciandovi un video del ragazzo con la maglia del Fluminese per saggiarne le doti:

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