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Granit Xhaka, uno svizzero per l’Arsenal di Wenger

Granit Xhaka, centrocampista svizzero di origini albanesi, è ufficialmente un giocatore dell’Arsenal. La trattativa tra Borussia Mönchengladbach e Gunners si è conclusa nella giornata di ieri per un cifra che si aggira attorno ai 40 milioni di euro, ma che la squadra londinese non ha voluto rendere nota ufficialmente.

Se lo svizzero sarà l’uomo giusto per il centrocampo dell’Arsenal lo deciderà solo il campo. Arsene Wenger, che siede su quella panchina da 20 anni, crede fortemente nell’investimento appena realizzato dalla società di Londra.

Granit Xhaka si aggiunge infatti ai già molti centrocampisti dotati di qualità e quantità che  l’Arsenal ha in rosa da diversi anni, ma che non sono finora riusciti a consacrarsi in Premier League.

Basti citare i vari Wilshere, Ramsey e Coquelin per identificare tre giocatori che in prospettiva possono ambire a grandi cose, ma che sia a causa di ripetuti infortuni, sia a causa di condotte comportamentali poco raccomandabili (Wilshere), non sono ancora riusciti a fare il salto di qualità.

Dunque, via Arteta, Flamini e Rosicky, dentro Elneny (da gennaio) e Xhaka. E’ un Arsenal che pensa al futuro, ma prova a farlo in grande con giocatori giovani e di valore. Vediamo ora come Wenger potrebbe schierare il nuovo acquisto nel suo atipico 4-3-3.

Granit Xhaka, classe ’92 alto 185 centimetri, andrebbe ad occupare lo zona centrale del campo nella posizione che quest’ anno è stata occupata principalmente da Coquelin, ma anche da Arteta.

La stazza e il dinamismo del neo-acquisto dell’Arsenal, gli consentirebbero di fare ciò che gli viene meglio: azione di ‘schermo’ davanti alla difesa e impostazione della trama offensiva come perno attorno al quale ruoterebbe la squadra.

Questo è il ruolo che, a mio parere, si addice maggiormente a Xhaka; ovviamente però, lo svizzero ha le caratteristiche per ricoprire anche il ruolo di mezz’ala con ottimi risultati. Di fatto, se fosse utilizzato in quella posizione, Wenger gli consegnerebbe le chiavi del centrocampo, e quindi del gioco, della sua squadra.

Piede preferito mancino, buona tecnica e anche una discreta esperienza sono ulteriori cartteristiche dello svizzero che può fare il salto di qualità con la sua nuova maglia, e, perché no, trascinare in questa consacrazione anche i suoi compagni.

Questa è la speranza che nutre Wenger nel nazionale svizzero Xhaka, e che ancora più intensamente nutrono i tifosi dei Gunners e le casse della società, ansiosi di tornare a vincere un titolo di Premier League che manca da troppi anni.

Francesco Castorani

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