Borussia Dortmund, che tonfo! 4-2 con l’Hannover

Il Borussia Dortmund non si riconosce più e non sa vincere. Crollo pesantissimo sul campo dell’Hannover nella decima giornata di Bundesliga, 4-2 che va ad accodarsi alla sconfitta interna col Lipsia e al 2-2 sul campo dell’Eintracht. Fermi a 20 punti Aubameyang e compagni, con il concreto rischio di perdere la vetta e la fiducia.

Borussia Dortmund, le scelte e il primo tempo

Bosz sperimenta ancora giocando con gli uomini in difesa: Bartra si allarga a destra e Zagadou funge da centrale, mentre il centrocampo è come al solito composto da tanta qualità. Breitenreiter opta per la panchina per Harnik a sorpresa, c’è Bebou in attacco con Jonathas nel classico 4-4-2 deciso dal tecnico ex Schalke (aria di derby per lui).

Tema tattico da subito confermato, pallino in mano ai gialloneri con Die Roten asserragliati nella propria metà campo con l’obiettivo di ripartire, riuscendoci. La difesa di Bosz, come d’abitudine, non offre particolari garanzie e lascia qualche spazio di troppo. Il più incerto di tutti è ancora una volta Burki, che abbatte Klaus e regala a Jonathas la chance di fare 1-0 dal dischetto: l’ex Brescia e Latina ringrazia e spiazza l’estremo svizzero. Equilibrio pressoché totale, anche se il possesso del Dortmund è ovviamente più qualitativo. Serve però un piazzato per riequilibrare il risultato, per la precisione un corner, su cui Zagadou ribadisce in porta un pallone vagante. Prima rete in carriera da professionista per l’ex Psg.

Risente del gol subito l’Hannover, il quale si sente evidentemente meno sicuro. Sané fa fatica in fase di prima impostazione e poco dopo la mezz’ora perde un pallone sanguinoso consegnandolo all’attacco ospite: Yarmolenko riesce a sbagliare in maniera clamorosa da pochi metri. Peggio di lui – forse – fa ancora una volta la difesa di Bosz, visto che in transizione offensiva i padroni di casa fanno davvero quello che vogliono: Bebou insacca il nuovo vantaggio a cinque dall’intervallo, punendo severamente il posizionamento errato della retroguardia avversaria.

Crollo nella ripresa: il Borussia Dortmund perde ancora colpi

Kagawa è la carta del Bvb per la ripresa, che si sbilancia ulteriormente rischiando di rimanere del tutto scoperto a centrocampo. I primi sussulti lasciano impressioni positive sulla sostituzione, ma nel giro di tre minuti l’ennesima incursione di Klaus spaventa i gialloneri. Serve la classe di Yarmolenko per ristabilire la parità, un sinistro al volo che si insacca all’angolino basso, ma il Dortmund mette in luce un altro difetto: non impara dai propri errori. La difesa di lascia ancora sorprendere, Jonathas fugge e Zagadou lo stende ai venti metri: rosso ineccepibile per il francese, Klaus completa la beffa realizzando il piazzato, palla a giro diretta nel sette, stavolta, per una volta, Burki non ha responsabilità.

Bosz decide di non coprirsi, gioca con un 3-3-3 spregiudicato che produce occasioni, diverse delle quali diventano facili prede delle mani di Tschauner. Ovviamente la retroguardia, già in enorme difficoltà a quattro, continua ad annaspare su ogni ripartenza e simil-imbucata dei Roten. Bebou giustizia nel finale di gara, fissando il 4-2 finale a cui il Borussia Dortmund non riesce più a replicare, è anzi Harnik ad andare vicino al gol in rovesciata, negatogli da un miracolo di Burki.

Terzo passo falso consecutivo per i gialloneri, due sconfitte ed un pareggio con un totale di nove reti incassate in 270 minuti, media da brividi. I punti rimangono 20, ma il rischio di scivolare lontano dalla vetta è concreto: tra una settimana sarà giorno di Klassiker contro il Bayern, uno scontro diretto che potrebbe prematuramente trasformarsi in un’ultima spiaggia. L’Hannover sale invece a 18 punti, stabilmente al quarto posto: punti che si riveleranno preziosissimi per la corsa alla salvezza.

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