Categories: Calcio

Heerenveen e la storia di quella particolarissima maglia

Ogni anno viene stilata la classifica delle maglie calcistiche più brutte della stagione: puntualmente appare in top 5 la casacca dell’Heerenveen. La prima particolarità che salta agli occhi sono quei cuori rossi che si stanziano sulle righe bianche della divisia. Andiamo a capire bene di cosa si tratta analizzando la storia di questa società…

L’HEERENVEEN E LA STORIA DELLA MAGLIA

L’Heerenveen venne fondato nel 1920 nella regione della Frisia, zona collocata al nord dei Paesi Bassi con capoluogo a Leeuwarden. I superfriezen sono il club più importante della provincia e, anche se modesti a livello societario, hanno sempre lanciato ottimi giocatori e si sono qualificati direttamente alla Champions League nell’anno 2000-2001. Talenti come Huntelaar, Ziyech, Schöne, Tomasson, Janmaat, Dost e van Nistelrooy sono stati lanciati dall’Heerenveen ed hanno indossato quella che viene sempre considerata una delle maglie più brutte d’Europa.

La casacca ufficiale si presenta con delle strisce bianche e blu. Fin qui nulla di strano se non fosse per dei “cuori” rossi che sono posizionati proprio nelle zone bianche. Quelli che ad occhio possono sembrare cuori in realtà sono petali di ninfea, i colori utilizzati rappresentano proprio i colori della regione Frisia.

Le ninfee sono molto importanti per i frisoni, poichè, inizialmente il paesaggio non rese le cose semplici ai propri abitanti. La zone erano interamente dominate dall’acqua, per lo più paludose e solo un enorme sforzo e un costante lavoro ha portato la regione ad essere bonificata e vivibile. Tutto migliorò grazie alla costruzione di una grande diga nel 1932, l’Afsluitdijk, che separò completamente il Mar del Nord da Zuiderzee. L’edificazione fece integrare la provincia con tutta l’Olanda e successivamente venne nomita patrimonio dell’UNESCO (2009). Poichè, prima della bonifica, la pianta maggiormente diffusa era proprio la ninfea (pianta d’acqua per eccellezza), i frisoni vollero ricordarla costantemente sulla propria bandiera con dei petali, che spesso vengono scambiati per cuori.

L’Heerenveen, la prima formazione della Frisia, ha voluto ricordare le proprie origini e la propria appartenenze vestendo in ogni gara, interna, con i colori sociali della provinicia: maglia a strisce bianche e blu con petali di ninfea rossa. Nonostante la società concorra costantemente per la casacca più brutta in ambito europeo e mondiale ogni annata, i giocatori e i tifosi, tutte le domenica allo stadio sono felici e orgogliosi di alzare al vento la propria bandiera che li fa sentire fratelli di un’unica e grande regione.

Alla curiosità particolare, nelle gare interne dell’Heerenveen, avviene prima del fischio d’inizio del match: infatti le formazioni vengono accolte in campo con l’inno della Frisia, cantato a sguarciagola da tutto l’Abe Lenstra Stadion. Anche lo stadio, al proprio interno, richiama la tradizione sfoggiando al meglio i colori della squadra e quei petali a forma di cuore…

Fonte immagine: Wikipedia

Andrea Mariani

Recent Posts

Atalanta, Gasperini può davvero dire addio: le notizie sull’incontro di oggi

Gian Piero Gasperini ha incontrato la famiglia Percassi per parlare di una possibile separazione: ecco…

14 ore ago

Juventus, Giuntoli rischia il posto: ecco cosa potrebbe succedere

Valutazioni in corso in casa Juventus per capire il futuro di Giuntoli: prossime ore decisive…

14 ore ago

Napoli, De Bruyne sempre più vicino? De Laurentiis rivela: “Ha già comprato una villa…”

La rivelazione è arrivata durante le celebrazioni per il secondo scudetto in tre anni (il…

16 ore ago

Nazionale, il c.t. Spalletti convoca 27 azzurri: tornano Acerbi, Orsolini e Zappacosta, novità Coppola

Per le prime due partite di qualificazione ai Mondiali del 2026. La Nazionale azzurra giocherà…

17 ore ago

Milan, fumata bianca: Tare è il nuovo ds: “Grande orgoglio. L’obiettivo è tornare protagonisti”

Le prime parole di Igli Tare, dopo aver firmato un contratto come nuovo direttore sportivo…

19 ore ago

Ancelotti, prime convocazioni: non c’è posto per Neymar

Carlo Ancelotti, dopo un’accoglienza da re in Brasile, si è immediatamente calato nel suo nuovo…

19 ore ago