I due giovani rivelazione dell’Eredivisie: Antony e Gakpo

Uno è attaccante dell’Ajax, classe 2000, l’altro è attaccante del PSV, classe 1999. Stesso reparto, ma fasce differenti: Antony è un’ala destra, mentre Gakpo gioca a sinistra. Sono i due giovani più promettenti dell’Eredivisie, che hanno regalato alle proprie squadre gioie al di sopra delle aspettative.

Cody Gakpo, uno sguardo più da vicino

Cody Gakpo, ha fatto il suo debutto nel calcio professionistico nel 2016 allo Jong PSV a soli 17 anni, per arrivare poi in prima squadra nel 2018 , in una sfida contro il Feyenoord. Ai tempi, Mark van Bommel, lo inserì gradualmente nella formazione, non come titolare, ma comunque vide il potenziale che questo ragazzo poteva esprimere in campo. Nelle stagioni successive invece, Gakpo è diventato un vero e proprio punto di riferimento per la squadra, confermandosi sempre come titolare e, anche senza essere un eccellente finalizzatore, ha trovato modo di incidere in fase offensiva. Nella stagione appena terminata, ha segnato 8 gol ed ha effettuato 4 assist, che complessivamente non sono numeri entusiasmanti, ma vengono compensati con altre qualità: è un giocatore molto rapido nello smistamento del pallone, è dotato di un’ottima velocità, ed è anche molto abile del dribbling e nelle situazioni che si creano negli spazi stretti; infatti spesso, preferisce gli scontri uno contro uno per cercare la superiorità numerica in fase offensiva e servire i compagni per la finalizzazione. Gakpo ha un ottimo margine di crescita, e guardando la stagione appena trascorsa, si può ben sperare che questo giocatore regali ulteriori soddisfazioni al PSV, anche perché i Boeren, secondi in Eredivisie, dovranno fare i conti con la qualificazione in Champions League.

Antony Santos, la punta del diamante dell’Ajax

Arrivato ad Amsterdam dal San Paolo, Antony è stato chiamato a sostituire il suo connazionale David Neres dopo una stagione negativa di quest’ultimo. Ci sono state molte voci discordanti sull’arrivo di questo ragazzo nell’Ajax, anche perché, Neres, nel 2019 è stato uno dei principali protagonisti che ha portato gli ajacidi nella semifinale di Champions League. Ten Hag però ha badato poco alle chiacchiere, e ha schierato immediatamente il brasiliano come titolare nel ruolo di ala destra senza rimanere deluso: al suo primo debutto con la maglia dei lanceri, ha segnato il gol decisivo contro lo Sparta Rotterdam e poco tempo dopo, la sua prima rete in Champions nella vittoria esterna contro il Midtylland. Alla sua prima stagione in Olanda ha giocato ben 46 partite, segnando 10 gol ed effettuando 9 assist, tanto da vincere anche il premio come giocatore del mese di dicembre in Eredivisie. Di piede mancino, ha nella tecnica e nella velocità i suoi punti di forza: buon crossatore, cerca sovente l’assist anche col piede debole ed è dotato di un tiro molto rapido. Un percorso che può ricordare quello di Hirving Lozano: entrambi latinoamericani, hanno avuto un impatto molte forte e positivo nei rispettivi club, solo che Lozano, arrivato in Olanda dal Pachuca, scelse il PSV, segnando in 60 presenze coi Boeren ben 35 gol.

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