Un Maldini in nazionale. Dove eravamo rimasti? Daniel è pronto a riallacciare i fili di una storia senza fine, scrivendo l’ennesimo capitolo della saga dei Maldynasty. Una dinastia a tinte rossonere su sfondo azzurro iniziata da Nonno Cesare, che ha esordito in Nazionale nel 1960, in un Italia – Svizzera 3-0. 14 presenze in azzurro, ma anche un titolo di campione del mondo nel 1982 da secondo di Bearzot e un mondiale da CT nel 1998. In quella nazionale giocava anche il figlio Paolo, che ha quasi decuplicato le presenze del papà. Prima chiamata il 31 marzo del 1988, in Jugoslavia – Italia (1-1), ultima il 18 giugno del 2002, nella sfortunatissima sfida degli ottavi di finale del Mondiale nippocoreano contro la Corea del Sud. Chiude con 126 presenze e sette reti. Quella dei Maldini, tuttavia, non è l’unica dinastia nel calcio. Ecco le altre.
Tre nazionali per due dinastie. Suriname e Olanda per i che Kluivert hanno scritto la storia del calcio con un record abbastanza curioso e dettato dall’evoluzione della storia. Tutti ricordano Patrick Kluivert, attaccante olandese di grandissimo talento: 79 partite e 40 gol con la maglia orange. Suo padre, Kenneth, ha vestito però un’altra maglia: quella del Suriname. A chiudere la dinastia è il figlio Justin, vecchia conoscenza del calcio italiano con un passato non brillantissimo alla Roma. Qualche migliaio di chilometri più a nord c’è Reykjavik, capitale dell’Islanda nonché città che ha dato i natali ad Arnod Gudjohnsen primo calciatore a farsi conoscere a livello internazionale. Suo figlio Eidur è stato una stella: ha giocato in mezza Europa, con vestendo, fra le altre, le maglie di Chelsea, Barcellona e Bayern Monaco. E infine Sveinn Aron, classe 1998, ultimo dei Gudjohnsen a vestire la maglia della nazionale e con un passato anche in Italia, con la maglia di Spezia e Ravenna.
Il record, come spesso accade in campo europeo, spetta alla Spagna che ha ben due dinastie di calciatori che hanno vestito la maglia della “Roja”. Marcos Llorente, dell’Atletico Madrid è figlio e nipote d’arte. Suo padre è un volto abbastanza noto agli appassionati di calcio nostalgico: Paco Llorente, una sola presenza in nazionale ma volto riconoscibilissimo. A completare la dinastia il nonno materno di Marcos, il suocero di Paco, Ramon Grosso attaccante del Real Madrid degli anni ’60. Allargando la genealogia, c’è anche una leggenda: Francisco Gento, il prozio. Non ha bisogno di particolari presentazioni, uno degli esterni più forti della storia del calcio. Non hanno la dinastia regale dei Llorrente, ma anche gli Alonso hanno la loro storia da raccontare. Marcos, ex calciatore della Fiorentina, attualmente in forza al Celta Vigo, è stato a lungo nazionale spagnolo, esattamente come il papà Marcos Alonso Pena, ed il nonno, meglio noto come Marquitos.
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