Il Brasile e l’insolito cammino verso il Mondiale

Il Coronavirus tra i suoi tanti effetti potrebbe dare al Brasile un calendario anomalo nel suo cammino mondiale, ossia un quadriennio senza affrontare alcuna squadra europea. Di fatto è dall’edizione del 1954 che la Seleção non compie un cammino senza confrontarsi con le rivali del Vecchio Continente e per questo l’evenienza avrebbe dello storico.

Lo slittamento di un anno di Europei e Copa América comporta che anche nel prossimo blocco estivo non ci saranno incontri tra le squadre Uefa e quelle Conmebol, cosa che sarà impossibile anche negli altri slot di calendario dedicati alle nazionali visto che le qualificazioni a Qatar 2022 sarebbero dovute cominciare lo scorso marzo e occuperanno tutto il periodo dedicato alle nazionali da qui a giugno 2022. Quel mese di giugno che di fatto sarà l’unica possibilità di confrontarsi con le squadre Uefa, visto che il Mondiale si disputerà in autunno e lascerà la pausa estiva per gli incontri amichevoli di preparazione.

Ma perché è così importante giocare contro le europee? – La risposta è fin troppo ovvia, ne giovano il livello, l’abitudine nel confronto, lo stile di gioco. La relazione esclusivamente legata con le avversarie del continente rischia di dare un tipo di ritmo troppo contestualizzato e non sufficientemente allenante per potersi poi mettere in gioco contro le altre big, quelle del Vecchio Continente, al momento della competizione.

Si tratta di un problema solo del Brasile? – Di fatto no, perché gli stessi problemi li avranno tutte le sudamericane, ma il Brasile è l’unica delle tre big a non aver affrontato europee nello scorso autunno. L’Argentina ha giocato una partita di lusso contro la Germania mentre l’Uruguay ha potuto affrontare l’Ungheria.

Di fatto il Brasile dopo l’eliminazione arrivata contro il Belgio a Russia 2018 ha giocato una sola partita contro un’avversaria europea, contro la Repubblica Ceca nel marzo del 2019, partita che de iure toglie a questo quadriennio la possibilità di chiudersi senza confronti con avversarie Uefa, ma che rimane comunque molto datato rispetto alla rassegna mondiale. Successivamente è stato impossibile organizzare per via della Uefa Nations League che ha occupato il calendario europeo.

Nella sua storia il Brasile solamente cinque volte ha completato un quadriennio mondiale senza andare in Europa: sono di fatto le prime cinque edizioni del torneo, tutte chiuse senza riuscire a vincere il torneo. La prima tournée europea è datata 1956, nel percorso che ha portato al primo storico titolo mondiale vinto in Svezia: la Seleção in quell’occasione affrontò Portogallo, Svizzera, Austria, Cecoslovacchia, Turchia e Inghilterra.

Fu una serie di partite in grado di allenare la squadra per gli incontri con le avversarie di altri continenti, e visto il successo del mondiale di Svezia, venne ritenuto necessario replicare questo approccio anche nei Mondiali successivi. E la storia poi la conosciamo tutti…

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