Il Celtic annienta l’Aberdeen, ancora troppa differenza fra le due squadre

Il Celtic con la vittoria per 0-3 maturata ieri sera al Pittodrie Stadium di Aberdeen ha dimostrato ancora una volta di non avere rivali in patria.

Gli uomini di Derek McInnes, che fino a ieri sera erano appaiati agli Hoops in testa alla classifica, sono stati surclassati fra le mura amiche dai biancoverdi che hanno trovato la via del goal con Kieran Tierney dopo 13′ minuti e poi con la doppietta di Moussa Dembélé. Tuttavia non è soltanto il risultato a essere impietoso per i padroni di casa ma anche le statistiche, il Celtic ha letteralmente dominato l’incontro controllando la palla per il 63% del tempo, arrivando al tiro in 21 occasioni contro le 5 dei Dons, e centrando lo specchio della porta ben 10 volte.

Un’Aberdeen che come detto sino a qui si era espresso molto bene, facendo anche sperare nel ritorno a una vera lotta per il titolo che manca ormai da troppi anni e che non fa che rendere sempre più scontato questo campionato, ma come al solito la squadra diventa irriconoscibile quando si ritrova davanti i campioni in carica, questa è infatti l’ottava sconfitta consecutiva negli scontri diretti fra le due compagini.

È stata la grande serata di Moussà Dembéle che sembra essersi completamente ristabilito dall’infortunio alla coscia che lo ha tenuto fuori in questo inizio di stagione, come testimoniato dalla doppietta di ieri a cui si aggiunge anche l’assist per Tierney. Ottimi numeri per il francese che si vanno ad aggiungere alle due reti messe a segno quattro giorni fa contro l’Hibernian nella semifinale di Coppa di Lega in appena ventinove minuti giocati e che ci confermano che il classe 1996 è un alieno per questo campionato.

Un risultato che permette al Celtic di allungare anche sul terzo posto occupato dai Rangers, i rivali cittadini sono stati infatti raggiunti al 95′ in casa dal Kilmarnock dopo aver peraltro fallito il rigore del possibile 2-0 con Candeias appena un minuto prima. La Scottish Premiership non si può certo dire chiusa a fine ottobre, ma l’Aberdeen per continuare a crederci dovrà non demoralizzarsi e mantenere un percorso netto che rasenti la perfezione, sperando in qualche passo falso degli uomini di Brendan Rodgers, magari affaticati dal possibile proseguo nelle coppe europee.

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