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Il ritorno di Rescaldani

Un ritorno così nello stadio della sua vita forse non poteva aspettarselo: Rescaldani entra per la prima volta da ex al José Amalfitani, fortino del Velez dove ha fatto conoscere al mondo le sue qualità guadagnandosi un pass per un’avventura europea.

Cinque stagioni da protagonista in uno stadio che amato la sua figura e gridato il suo nome senza dimenticare mai le sue gesta.

In quello stadio ci torna da avversario con la maglia del Quilmes, seconda squadra della sua vita e lo fa nel più classico dei modi: gol dell’ex che riapre la partita e dà il via alla rimonta del Cervezero che vincerà la partita. Un gol pieno di malinconia ed emozioni, simbolo delle qualità di un uomo d’area di rigore che ha solo avuto la sfortuna di non trovare l’ambiente ideale per consacrarsi dall’altra parte dell’Oceano.

Un flash europeo di due campionati con pochissime apparizioni e nessun gol sommati alla successiva ed identica avventura in Messico avevano gettato forti dubbi sulle sue qualità nonostante una carta d’identità che lo vede ancora 22enne.

Rescaldani ha ricominciato dal Quilmes di Alfredo Grelak, ha voluto fortemente tornare ad essere il perno d’attacco di una squadra come in quel vecchio Velez che nonostante un inesorabile declino già intrapreso riusciva a promuovere ancora giovani di talento. Ben 6 gol in 8 partite e un feeling con la porta ritrovato dopo più di due anni di desolante digiuno.

Fisico e struttura, intelligenza tattica e fiuto del gol: Rescaldani ha tutte le carte in regola per chiudere da protagonista questa stagione con la maglia del Quilmes e provare a riconquistarsi una chance con il Malaga che detiene tuttora il suo cartellino.

Il gol di ieri e quelle lacrime che strozzavano la gola sono il simbolo del riscatto di questo ragazzo che ha vissuto due stagioni complicatissime ed è potuto tornare a sorridere solamente ricominciando da casa. Il Velez per sua fortuna non lo affronterà più in questo campionato e dal prossimo weekend Rescaldani potrà tornare a festeggiare i suoi gol e la sua rinascita con la speranza di tornare a vedere in fretta l’Europa da vicino.

Simone Gamberini

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