Il Trono di Spagna: il Barcellona può ancora rinascere?

L’ultimo turno di Liga è stato all’insegna delle grandi sorprese in alta quota: come da tradizione degli ultimi anni ogni giornata tende a smentire quella precedente e quindi, se lunedì scorso le sensazioni erano di una possibile volata a due tra Real e Atlético, l’ultimo turno ha rimescolato le carte rimettendo in piena corsa il Barcellona, che ha trovato pochi spiragli, ma comunque sufficienti per poter sperare di rinascere.

L’ultima vittoria contro il Levante può essere pesata in più modi, perché se non sono 3 gol a una squadra di metà classifica a poter cambiare la percezione di una squadra, ci sono stati dei segnali che hanno potuto cambiare la percezione di una stagione che sembrava destinata al naufragio. Il punto focale è ovviamente il ritorno di Ansu Fati, che con il suo gol ha dato coraggio e ambizione a una squadra che aveva smarrito il proprio talento offensivo: ci sarà modo di approfondire il tema, ma anche esteticamente per la formazione presentarsi con il nuovo numero 10 in campo può dare tutto un altro risvolto rispetto alla striminzita immagine della formazione titolare che è stata battuta dal Bayern.

Poi c’è un discorso legato all’esplosione di Depay, sempre più leader di questa squadra, capace di abbinare la sua grande autostima a un bagaglio tecnico importante, che si esalta in determinate situazioni. Se a ciò si aggiungono i gol di De Jong e i recuperi di Jordi Alba, lo scenario funebre di pochi giorni fa dopo il brutto pari di Cadice sembra essere già un ricordo.

Ci sono dunque i presupposti per sognare? teoricamente no, perché anche con i recuperi degli infortunati e l’ascesa di Gavi, questo Barcellona sembra meno attrezzato della concorrenza. Real e Atlético però per ora non sembrano battere la strada per un campionato da oltre 90 punti e quindi anche nella complicata era Koeman c’è margine per sperare di non vivere un’altra stagione di transizione. Poi la giovane età di questa squadra può portare anche a una crescita in questo cammino e se il blocco giovani dovesse maturare in maniera organica allora le porte dei successi, almeno in patria, potrebbero non essere sbarrate.

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