Il Trono di Spagna: Liga riaperta, ma solo per il Real

Non è facile fare pronostici nella Liga di queste stagioni: così come l’anno scorso ogni sensazione della settimana prima viene immediatamente smentita, peraltro sempre con modalità particolari. Era quasi impossibile pronosticare che a riaprire la Liga sarebbe stato nel giro di pochi giorni il Levante, che si è tolto lo sfizio di uscire imbattuto in stagione contro l’Atlético Madrid grazie a due scontri diretti giocati a distanza di poche ore per via del calendario fitto di rinvii. Un pareggio prima, addirittura una vittoria poi: l’Atlético imbattibile di quest’anno ha perso 5 punti contro una squadra di metà classifica, in salute visto anche il brillante cammino in Copa del Rey, ma sempre di metà classifica. E sono due risultati consecutivi che spalancano le porte della volata per il titolo, qualcosa che sette giorni fa probabilmente non era neanche pronosticabile, ma che adesso invece si tocca con mano. Porta aperta sì, ma per un privé ristretto a un solo nome: perché alla mini-crisi colchonera hanno risposto solo i vicini di casa del Real e non il Barcellona.

Una vittoria importantissima da parte di Zidane, che forse ha superato anche il secondo momento di tormenta della stagione: come al solito quando arrivano i momenti chiave riesce a rimettere la squadra sui giusti binai nonostante le assenze. Si è presentato a un match chiave senza Ramos, Carvajal, Marcelo, Hazard, Rodrygo, Benzema più altre assenze secondarie che hanno asciugato la panchina, eppure ha saputo trovare la prestazione perfetta. Più facile quando si mette in allarme Casemiro, che gol banali non li segna mai. Ora il Real è a -3 dall’Atlético, con una giornata in più sì, ma anche con molta più credibilità rispetto a poco tempo fa, visto che col tempo si dovrebbe svuotare l’infermeria e la volata finale potrebbe anche premiarli. Giusto pepe a un campionato che rischiava di essere insapore e che invece ha ancora tanto da dirci.

Come detto però sarà una volata (ammesso che ci sia) a due, perché il Barcellona non ha risposto alla chiamata. Ha recuperato tre punti nelle ultime due partite all’Atlético e a parità di giornate è a -8, quindi un distacco globalmente ancora recuperabile, ma è proprio l’immagine con cui si è chiusa la partita col Cadice che spegne qualsiasi entusiasmo. Reduce da una sconfitta catastrofica in Champions, perdere 2 punti così importanti su un rigore causato all’ultimo secondo fa veramente malissimo al morale e soprattutto dà l’impressione che partite sprecate così possano capitare nuovamente in futuro. L’energia di questa squadra nei momenti chiave è sempre sottozero ed è più questo a non rendere credibile una partecipazione al rush finale per la Liga più che la classifica in sé.

Adesso però arriverà la Champions anche per le due di Madrid e quello a livello fisico e mentale potrebbe nuovamente cambiare le carte in tavola. Turno difficilissimo per l’Atleti, insidioso per il Real Madrid. Il prossimo turno di Liga ci dirà come avranno reagito al ritorno delle coppe, uno dei fattori fondamentali di un campionato che si è riaperto in pochi giorni per via di un doppio scherzo del Levante.

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