Il Trono di Spagna: Madrid al centro di tutto

Sono poche le città che hanno dominato la scena internazionale con due città: Milano è l’unica che ha vinto la Champions con due rappresentanti, Manchester ha la possibilità di farlo in questa era, ma nessuna può vantare i titoli e la storia di Madrid.

Basterebbe il Real da solo per legittimare questa supremazia, ma la grande era dell’Atlético ha reso questi anni i più belli per la capitale spagnola, che in questa settimana torna a essere il centro del gioco del calcio. Non per la gloria vista in annate da sogno, come le due finali di Champions tra il 2014 e il 2016, o la finale di Supercoppa Europea del 2018, no, stavolta in palio c’è solamente il rischio, quello di venire eliminati, in senso materiale o figurato, da uno o più tornei.

La settimana comincerà con le partite di Champions, primo test da dentro o fuori per entrambe: all’Atleti basta un pari a Salisburgo per passare, ma in caso di sconfitta sarebbe fuori ai gironi così come capitò nel 2018. La squadra ha dato una solidissima immagine di sé in patria, tanto da diventare la candidata numero uno al titolo, ma in Europa si è persa nei soliti errori, i classici pareggini visti e rivisti in questi anni che non hanno evitato di giocarsi la qualificazione in uno scontro diretto all’ultima partita.

Per il Real Madrid invece la sfida europea è ancora più complicata, perché di fatto Zidane sarà obbligato a vincere. Il successo sporco col Siviglia ha ridato un minimo di coraggio alla squadra che era uscita malissimo dalla trasferta di Kiev, ma ora non saranno concessi altri passi falsi, soprattutto in questa settimana chiave. Un pari col Borussia Mönchengladbach potrebbe non bastare se l’Inter non dovesse battere lo Shakhtar, e un’eliminazione ai gironi presenterebbe malissimo la squadra al grande appuntamento del weekend.

Madrid si rincontrerà di nuovo sul campo, per un derby mai decisivo come questo in campionato. Di fatto è un dentro o fuori anche qui, con la differenza che a rischiare è solo il Real. perché i punti di distacco sono potenzialmente 9 e una vittoria dei Colchoneros metterebbe la parola fine sulla Liga con enorme anticipo e contro ogni previsione. Zidane è costretto a vincere, perché è vero che i suoi avvii di stagione non sono mai stati troppo esaltanti, ma un ritardo così grande non è mai stato accumulato: solitamente questa squadra con le spalle al muro dà sempre il meglio di sé, ma vedremo se circondata da tante difficoltà saprà dare una sterzata a una stagione fin qui da incubo.

Tuttavia pur avendo di fatto due risultati su tre a disposizione, l’Atlético deve provare a vincere per battere un fantasma. Non tanto quello di un derby di Madrid dove solitamente ne esce ridimensionato, quanto quello di saper vincere la partita decisiva in campionato, cosa che negli anni ha spesso frenato ogni ambizione. Nel complesso l’Atleti degli scorsi anni si perdeva anche in tanti passi falsi qua e là per la stagione, ma ad abbattere moralmente questa squadra erano le ripetute sconfitte in queste gare chiave, anche al di là del campionato come visto nell’ultima finale di Supercoppa di Spagna, persa in maniera davvero molto ingenua.

Sarà una settimana fondamentale per conoscere il destino di questa città, anche perché sembra che a Barcellona non si faccia nulla per essere richiamati in causa. Una settimana in cui tutti gli occhi tornano finalmente su Madrid, la capitale del calcio mai messa così alla prova negli ultimi anni.

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