Inchiesta stipendi Juventus, la “carta di Ronaldo” e le intercettazioni: le tappe

Il portoghese ha vinto l’arbitrato con i bianconeri, che dovranno corrispondere al fuoriclasse ben 9,7 milioni di euro (più interessi)

Cristiano Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus. Adesso il club bianconero dovrà corrispondere al fuoriclasse portoghese ben 9,7 milioni di euro (più interessi) previsti dalla “carta Ronaldo”. Questo è quanto hanno stabilito i tre arbitri (Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa) nella disputa tra l’attaccante e la Vecchia Signora, che fa riferimento alle mensilità differite dalla Juventus nelle cosiddette manovre stipendi e poi mai versate a Cristiano Ronaldo.

Cristiano Ronaldo | ansa @Elisabetta Baracchi
Cristiano Ronaldo

Da qui il contenzioso, per il quale il campione portoghese si è appoggiato a John Shehata, Emanuele Guastalla, Fabio Iudica e Salvatore Pino come legali, ottenendo una vittoria che costerà parecchio anche in termini di bilancio per la Juve, che negli esercizi precedenti non aveva accantonato alcuna quota di rischio per la questione. Nel lungo comunicato, il club ha fatto sapere che “sta esaminando la decisione del Collegio Arbitrale, riservandosi ogni valutazione e iniziativa a tutela dei propri diritti”. Quindi, sembra non essere ancora finita qui, nonostante siano passati due anni.

Le tappe

Il primo capitolo di questa saga è la Carta Cristiano Ronaldo. Si tratta di un accordo per il pagamento posticipato di 19,5 milioni di euro come debito residuo dell’ingaggio lordo del giocatore che la Juventus aveva maturato con il portoghese prima del suo trasferimento al Manchester United. Un debito che secondo gli inquirenti non sarebbe mai stati iscritto a bilancio. La carta per gli inquirenti scaturisce dalla manovra stipendi relativa alla stagione 2020-21, con la presunta rinuncia fittizia dei pagamenti mensili da parte di alcuni giocatori. Con quel documento i bianconeri si impegnano a consegnare il 31 luglio 2021 un “Accordo Premio Integrativo” per questo importo, sottolineando che “nell’ipotesi in cui, a seguito di un trasferimento definitivo, la condizione stabilita per la maturazione dei premi individuati non possa verificarsi, Lei (Cristiano Ronaldo, ndr) avrà diritto a percepire un incentivo all’esodo”. Questo scenario si verifica perché alla fine di agosto 2021 il portoghese passa al Manchester United.

La perquisizione

A portare alla luce il documento è la perquisizione, avvenuta il 23 marzo 2022, dello studio torinese dell’avvocato Federico Restano. Quasi un anno dopo, il 19 gennaio 2023, il Corriere della Sera pubblica i contenuti del documento. Due mesi dopo, nel marzo dello scorso anno, a pochi giorni dall’udienza preliminare sull’inchiesta Prisma, all’interno degli atti integrativi depositati dai magistrati emerge una chat tra i dirigenti bianconeri (Morganti, Cherubini e il legale Gabasio) incentrata sulla manovra e in particolar modo sul campione portoghese. Il 20 aprile 2021 l’allora Chief legal officer Gabasio scrive: “Il primo pronto a firmare è Cristiano”. Intanto, Santoriello esce dal pool accusatorio. Lo fa per salvaguardare l’indagine da qualsiasi tipo di strumentalizzazione dopo il caos mediatico generato da un suo video del 2019 in cui dichiarava il suo odio per la Juventus. Restano, quindi, soltanto Gianoglio e Bendoni all’udienza preliminare del 27 marzo 2023.

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo | ansa @Elisabetta Baracchi

Ultimo capitolo?

Cristiano Ronaldo va all’attacco e lo scorso settembre dà mandato ai propri legali (John Shehata, Emanuele Guastalla, Fabio Iudica e Salvatore Pino) di richiedere gli atti alla Procura di Torino. La carta, non presentando la sua firma, deve essere impugnata diversamente. Le parti in causa concordano per un arbitrato. Da qui la decisione che la Juventus dovrà pagare 9.774.166,66 milioni di euro più interessi al portoghese.

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