Inter, è Bento il vice Sommer: cosa serve per farlo diventare nerazzurro

I nerazzurri continuano a lavorare in anticipo e ha messo nel mirino il 24enne portiere dell’Athletico Paranaense e della nazionale brasiliana

Conquistato lo scudetto della seconda stella, con la coppa che sarà alzata nell’ultimo turno casalingo (contro la Lazio, che potrebbe essere in programma domenica 19 maggio alle ore 18), l’Inter pensa già al futuro. Zielinski e Taremi sono già due giocatori nerazzurri. Entrambi gli acquisti sono arrivati a parametro zero, esattamente come accaduto con Calhanoglu, Mkhitaryan e Thuram. Beppe Marotta e Piero Ausilio vogliono partire dal vice Sommer. Infatti, Audero è destinato a tornare alla Sampdoria. Il giocatore non verrà riscattato.

Sommer, Inter
Sommer, Inter | ansa @Matteo Bazzi

 

Alle spalle dello svizzero è spuntato da settimane il nome di Bento. L’Inter continua a lavorare in anticipo e ha messo nel mirino il 24enne portiere dell’Athletico Paranaense e della nazionale brasiliana. Per il vice Sommer non ci sono altri nomi. I nerazzurri non hanno mai cambiato idea su Bento e cercheranno in queste settimane di portarlo ad Appiano Gentile per fargli indossare la maglia con la seconda stella sul petto (e di questa casacca, attenzione, si prevedono vendite boom). La concorrenza resta, come sempre, la Premier. La richiesta ufficiale dell’Athletico Paranaense è di 20 milioni di euro.

Le strategie nerazzurre

Prima di affondare il colpo, come da tradizione ormai, ci saranno gli stati generali nerazzurri per definire ogni tipo di strategia. Anche perché il piano B va sempre contemplato e se Bento non dovesse arrivare a Milano, allora l’Inter cercherebbe delle alternative con un costo minore. Perché oltre al summit tra dirigenti e Simone Inzaghi per programmare la prossima stagione, con l’obiettivo di bissare lo scudetto conquistato il 22 aprile scorso nel 2-1 rifilato al Milan, c’è da fare un incontro anche con l’entourage del brasiliano per cercare di capire come muoversi.

Intanto, il club di viale della Liberazione, su Bento, ha avuto i consigli di Julio Cesar, grande ex interista ed ex portiere della Nazionale brasiliana. Uno dei simboli del Triplete conquistato nel 2010 con José Mourinho. Come detto, la richiesta è di 20 milioni di euro e l’Inter punta ad abbassare il presso. Da parte sua, l’Athletico Paranaense ha garantito al proprio gioiello che non gli metterà i bastoni tra le ruote. Tradotto: il giocatore sarà assecondato il più possibile. Certo, per i nerazzurri – come per qualsiasi altro club italiano – la concorrenza della Premier può essere fatale.

Chi è Bento

Questo portiere dal fisico da corazziere (è alto 190 centimetri) è molto bravo con i piedi. E questa è la caratteristica che piace di più a Inzaghi. Uno che fa partecipare tutti e 11 i giocatori alla manovra, estremo difensore compreso. Ne sanno qualcosa Onana, ora al Manchester United (club nel quale non sempre se la passa benissimo), e Sommer. Bento è l’ennesimo ottimo prodotto della scuola brasiliana, fino a due decenni fa molto criticata e che, invece, negli anni ha partorito portieri come Dida e Julio Cesar, poi Alisson ed Ederson. Tutti e quattro hanno vinto la Champions rispettivamente con Milan, Inter, Liverpool e Manchester City. In Brasile Bento non fa più notizia. È spesso il migliore in campo della sua squadra.

Sommer, Inter
Sommer, Inter | ansa epa @Mariscal

 

Detto questo, l’Inter su di lui ha le idee chiare. Tenerlo come vice di Sommer per farlo crescere e apprendere i meccanismi di gioco di una formazione che gioca a memoria, per poi preparare la successione con tutta tranquillità. Che è poi il progetto che in viale della Liberazione avevano anche per Vicario. Ma su di lui il Tottenham ha anticipato tutti e se lo è portato nel Regno Unito. I nerazzurri cercheranno di racimolare soldi dalle cessioni di giovani come Zanotti, Oristanio, Vanheusden e i fratelli Esposito. E, nel caso di mancato arrivo, torneranno sempre utili le parole di Ausilio in piena festa: “Abbiamo un’opzione per Audero: non escludiamo di tenerlo…”, ha ammiccato il direttore sportivo dalla terrazza 21 del Duomo, mentre sotto di lui c’era un oceano di tifosi in delirio. La strategia interista parte da Bento. Poi ci sarà da capire il rinnovo di Dumfries. Se non si trova l’accordo, l’olandese dirà addio. Infine, l’attaccante. Andrà via Sanchez e per sostituirlo Gudmundsson è in cima alla lista dei desideri. Senza dimenticare, più defilato (visto il prezzo), Zirkzee. Che tanto piace a Milan e Juventus.

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