Storie di calcio

Mondiali 2026, Iran qualificato ma l’ultima parola è di Trump

Iran qualificato alla Coppa del Mondo. Resta, però, da capire se giocherà i mondiali. Decide Trump. Sembra incredibile, ma c’è il rischio concreto che la nazionale asiatica non possa atterrare negli USA.

Taremi decisivo, Iran ai Mondiali

L‘Iran è fra le prime quattro squadre (insieme a Giappone, Nuova Zelanda e ai campioni in carica dell’Argentina) ad assicurarsi matematicamente la qualificazione per la Coppa del Mondo del 2026. La squadra asiatica ha raggiunto questo risultato pareggiando 2-2 contro l’Uzbekistan grazie anche alla ottima prestazione di Taremi autore della rete decisiva a pochi minuti dal termine. Un evento festeggiato con meno trasporto del solito, anche perché a quelle latitudini la qualificazione non è più un problema insormontabile da diversi anni.  L’Iran infatti ha centrato la partecipazione alla fase finale per la quarta edizione consecutive. A Teheran erano talmente certi della partecipazione a Usa, Messico e Canada 2026 che, in barba alla scaramanzia, il via ai fuochi d’artificio è arrivato ben prima del fischio finale dell’arbitro.

Iran qualificato, ma serve l’ok di Trump

Paradossalmente, l’Iran potrebbe trovare più problemi per la partecipazione al Mondiale sul piano burocratico prima ancora che sportivo. Allo status quo è complicato che l’intera spedizione della nazionale iraniana possa accedere negli USA. La notizia è stata rivelata dal New York Times qualche giorno fa, quando il quotidiano d’oltreoceano ha sottolineato la linea politica della nuova amministrazione, particolarmente sensibile ai temi dell’immigrazione clandestina a tal punto da valutare l’idea di una black list. Ovvero una lista di 43 Paesi ai cui cittadini sarà vietato l’ingresso negli Stati Uniti. L’Iran è presente in questa lista, insieme ad Afghanistan, Bhutan, Cuba, Libia, Corea del Nord, Somalia, Sudan, Siria, Venezuela e Yemen.

Il precedente del 2023 e la soluzione alternativa

Qualcosa di molto simile al caso che potrebbe crearsi fra qualche mese si è verificato molto di recente. Non più di due anni fa, nel 2023, l’Indonesia, che avrebbe dovuto ospitare il mondiale under 20, ha rifiutato di concedere alla nazionale di Israele la possibilità di giocare la Coppa del Mondo. In quella occasione è intervenuta la FIFA e l’ente calcistico ha optato per ospitare la kermesse in Argentina. Ovviamente il Mondiale di calcio ha una cassa di risonanza diversa e molto più ampia, dunque sembra assai  improbabile che ciò possa accadere, tuttavia molto, se non tutto, è nelle mani del governo degli Stati Uniti che, con le sue decisioni potrebbe seriamente mettere a dura prova la diplomazia e il calcio se quanto riportato dal New York Times fosse vero.

Pasquale Luigi Pellicone

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