Jesus Navas: il figliol prodigo torna a Siviglia!

Sono trascorsi precisamente 4 anni e 2 mesi dall’ultima gara di Jesus Navas con la maglia del Siviglia.  Esta sempre será mi casale ultime parole del Duende de Los Palacios prima di prendere il volo per l’Inghilterra con destinazione Manchester, lato blu. Le 4 stagioni con il City non sono state totalmente negative, ma caratterizzate da alti e bassi che raramente gli hanno consentito di brillare come in Andalusia. La sua velocità costante e devastante gli ha comunque garantito un posto da titolare nella vittoria della Premier League 2013-14. Poi gli infortuni e una condizione fisica non più eccellente lo hanno retrocesso nelle gerarchie della rosa e Navas non è riuscito a rispettare le aspettative negli ultimi due anni. Torna in Spagna con una Premier League e due coppe di lega aggiunte al suo Palmarés e con un’esperienza internazionale che in pochi hanno nella rosa odierna del Siviglia.

Nel capoluogo andaluso ormai sono esperti di regresi. A quello di Ever Banega, dunque si aggiunge el regreso de Jesus Navas, che sentimentalmente vale qualcosa in più. Navas è un canterano, unitosi al Siviglia all’età di 15 anni; 10 le stagioni in cui ha corso e attaccato per il club. Ora torna, da figliol prodigo partito per conquistare l’Inghilterra e tornato come un vincitore sconfitto. Navas ha bisogno del calore e dell’accoglienza dei suoi amici e della sua casa, per tornare ad essere un calciatore di alto livello nella migliore piazza possibile, la sua. Risuonano forte ora le parole che il piccolo Jesusito ha pronunciato nel giorno del suo addio vicino alla statua del suo amico scomparso Antonio PuertaMi despedida es un hasta luego. Ésta es mi casa y tengo ganas de volver”

E Navas si è dimostrato un uomo di parola perché a Siviglia non è tornato solo per fare la comparsa a fine carriera. I suoi 31 anni lasciano intendere che ha ancora diversi anni davanti. Ed è per questo che il Siviglia lo ha legato a sé per le prossime 4 stagioni, con un video di presentazione fuori dagli schemi in cui il calciatore viene rapito e trascinato al Sanchéz Pizjuan (el secuestro de Jesus Navas).  Il suo primo obiettivo? Diventare il calciatore ad aver vestito più volte la maglia del Siviglia. Oggi è a quota 393 presenze e ne mancano soltanto 23 per il primato assoluto!

 

Navas è il sostituto adatto di Vitolo?

Cominciamo affermando che il Siviglia di Berizzo si sta rinforzando. Le cessioni eccellenti di Iborra e Vitolo, e la conclusione di diversi prestiti tra cui Jovetic, Kranevitter, Vietto e Nasri pesano poiché i suddetti sono stati a tratti decisivi nella precedente stagione. Jesus Navas è però, in data 1° Agosto, l’ottavo colpo del mercato in entrata sevillista. Un mercato oculato, che sta migliorando la squadra in ogni reparto. Con il colpo Navas il Siviglia potrebbe schierare in attacco altri due acquisti in un tridente completato da Nolito e Luis Muriel; in questo modo in panchina si accomoderebbero calciatori non certo inferiori come Joaquin Correa, Pablo Sarabia, Wissam Ben Yedder e Franco Vazquez. A Siviglia stanno dimostrando che il mercato non era Monchi-dipendente, con la speranza di creare una rosa lunga e all’altezza sia della Liga sia della Champions League.

Navas è un ottimo sostituto di Vitolo. Le caratteristiche sono simili: entrambi godono di una grande velocità, con Jesus Navas forse più veloce nello stretto; Vitolo ha inoltre maggiori doti difensive e un fisico imponente rispetto al Jesusito, che però rimedia con una spiccata vena offensiva e superiorità nell’1 contro 1. Inoltre Jesus Navas è un colpo a zero, in cui il Siviglia ha dimostrato ancora di essere una meta più invitante di altre per i giocatori. Berizzo e la squadra hanno bisogno della sua esperienza internazionale e lui ha bisogno più che mai di Siviglia per tornare ad essere un calciatore determinante. Infortuni e forma fisica permettendo, Jesus Navas al Siviglia è un ritorno di fiamma che infuocherà i tifosi mercoledì sera alle 20:30 il Sanchez Pizjuan. Il Jesusito sarà presentato nel suo stadio, di fronte alla sua gente che lo accoglierà a braccia aperte per dargli di nuovo il benvenuto a quella che è sempre stata e sempre sarà la sua casa.

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