L’Ad di Exor, non nuovo ad interventi diretti sulle questioni istituzionali e tecniche del club bianconero, ha fatto la sua mossa
Prima gli atteggiamenti, a dir poco sopra le righe, in campo, nei concitati minuti finali della sfida di Coppa Italia contro l’Atalanta. Poi la furia subito dopo la premiazione, quando il tecnico aveva platealmente allontanato il Football Director Cristiano Giuntoli, che si era avvicinato per congratularsi col tecnico. E ancora la tensione con gli addetti alla sicurezza, coi successivi diverbi sempre col dirigente toscano, anche nel viaggio di ritorno in pullman.
Le ultime pagine dell’infinita esperienza di Max Allegri alla Juve (12 trofei in 8 anni, 407 panchine con il 67% di successi) sono state tra le più discusse dell’intera carriera del tecnico e della storia recente del club bianconero. Dopo le sfuriate di Roma era arrivato, colpo di scena inaspettato, l’esonero della Juve, che aveva stigmatizzato i comportamenti del suo tesserato come ‘non corrispondenti alla buona immagine del club’.
Nell’aria si vociferava di un possibile licenziamento per giusta causa – che avrebbe dunque comportato la non erogazione ad Allegri degli stipendi che sarebbero stati pretesi dall’allenatore fino alla scadenza del suo contratto, a giugno del 2025 – con conseguente possibile causa da affrontare in tribunale.
Il tecnico toscano non avrebbe infatti mai accettato la decisione del club. Che di fatto lo aveva accusato di aver arrecato un danno d’immagine alla società. Alla fine, si è trovata una sintesi economica, con Allegri, che dovrebbe aver accettato una cifra dai 4 ai 5 milioni di euro, a fronte di uno stipendio da 13 milioni lordi che arrivava a 20 includendo lo staff. Ma come si è arrivati ad una conciliazione extra giudiziale in tempi così brevi?
John Elkann, il conciliatore: Allegri e la Juve fanno ‘pace’
Come confermato da indiscrezioni riportate da Giacomo Scutiero, giornalista molto vicino agli affari di casa Juve, e dopo una minuziosa ricostruzione dei fatti operata dal ‘Corriere dello Sport’, tutto appare più chiaro. Con un’opera di diplomazia degna di un ambasciatore di pace, John Elkann avrebbe convinto il tecnico livornese a desistere. Niente causa. Niente aule di tribunale. Tra un evento e l’altro, tra una chiacchiera e una pacca sulla spalla, l’Ad di Exor avrebbe fatto breccia nell’animo di Allegri.
Innanzitutto Elkann ha incontrato il tecnico a Wembley per la finale di Champions. Questo secondo incontro nel giro di una settimana (dopo quello al Gp di Montecarlo) dovrebbe aver disteso definitivamente gli animi. La società bianconera ha dunque successivamente comunicato di aver ‘di comune intesa concordato la risoluzione del contratto di prestazione sportiva al termine dell’attuale stagione sportiva‘.
Col conseguente accordo economico condensato dalle cifre sopra riportate. Pace fatta, dunque. Nel nome della Juve e soprattutto in ossequio al rispetto che Allegri ha sempre portato alla famiglia Agnelli.