Juventus-Chiesa, si tratta per il rinnovo con la variabile Thiago Motta: i dettagli

Il contratto scade nel 2025. I bianconeri non possono perderlo a parametro zero: l’esterno potrebbe rinnovare fino al 2026 alle cifre attuali, per poi affrontare la questione tra 12 mesi

La Juventus del futuro è già al lavoro. Massimiliano Allegri, salvo clamorosi colpi di scena, è destinato a lasciare la guida dei bianconeri nonostante la qualificazione in Champions e la finale di Coppa Italia (con partecipazione, quindi, alla prossima Supercoppa Italiana) che giocherà contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini il 15 maggio all’Olimpico di Roma. L’attenzione è tutta rivolta al sostituto, che (e anche qui salvo dietrofront) è stato individuato in Thiago Motta, l’uomo dei miracoli con il Bologna.

Federico Chiesa
Federico Chiesa | ansa @Alessandro Di Marco

Una volta deciso questo cambio di panchina, ci sarà da sistemare la questione legata a Chiesa. Nella gara contro la Roma, pareggiata 1-1 domenica, è stato uno dei migliori in campo e si è rivisto il giocatore di Euro 2021, quelli vinti con Roberto Mancini in panchina e Gianluca Vialli al suo fianco. Chiesa in quel torneo segnò un gol ai supplementari contro l’Austria negli ottavi e il vantaggio in semifinale contro la Spagna, in una gara poi vinta ai rigori, così come la finale contro l’Inghilterra a Wembley. Insomma, Chiesa sembra essere tornato ed è pronto ora a intavolare una trattativa per il rinnovo con il club bianconero.

Come stanno le cose?

L’esterno voleva capire il futuro di Allegri, tecnico con il quale il rapporto non è proprio idilliaco. Ci sono state situazioni nelle quali il giocatore è stato impiegato come seconda punta e a mezzo servizio per fare posto al gioiello turco, Yildiz, destinato a ereditare la maglia numero 10 che fu del suo idolo, Alessandro Del Piero. C’è anche da capire, in realtà, cosa ne pensa Thiago Motta. L’italo-brasiliano porterà delle novità, anche tattiche, in questa nuova Juventus e vuole capire in quanti sposeranno con entusiasmo il suo progetto. Intanto, in attesa di decisioni importanti, Chiesa, appunto, sembra essere tornato il giocatore capace di trascinare la Vecchia Signora: lo ha fatto con scatti, dribbling e tiri. A Federico è mancato solo il gol, soprattutto per colpa del portiere giallorosso Svilar. Ma anche la fortuna ci ha messo del suo, ricordando il palo colpito al termine di una fantastica azione personale che ha ricordato gli spunti di papà Enrico.

Possibilità del rinnovo

Insomma, questa prestazione ha costretto la Juventus ha farsi una domanda sul futuro di Chiesa. Il bianconero, che ha molti corteggiatori in Premier, ha ancora un anno di contratto (scadenza, quindi, al 30 giugno 2025) a cinque milioni di euro a stagione. La disponibilità di entrambe le parti sembra esserci. Si lavora per le nozze a Torino. Sono segnalate in rialzo le possibilità di un accordo fino al 2026. Ma per passare dalle intenzioni alle intese, servirà prima la certezza del ritorno in Champions.

Cristiano Giuntoli, anche prima della partita contro i giallorossi, ha ribadito come delle situazioni contrattuali se ne parlerà solamente a giugno, quando la società avrà più chiari i numeri del bilancio in chiusura. Però, appunto, filtra grande ottimismo nel club bianconero. Nessuno alla Juventus vuole perdere l’esterno. I rapporti con il suo agente, Fali Ramadani, sono buoni. Vero è che, in molti di questi casi, stima e amicizia vengono messi da parte quando c’è da intavolare (e chiudere) una trattativa. Ma sta di fatto che, al momento, Chiesa sarebbe felice di restare a Torino, in un momento importante della sua vita anche fuori dal campo, con alle porte il matrimonio con la sua Lucia.

Il futuro

Da parte sua, il club bianconero è in un suo momento delicato. C’è il futuro da programmare, anche per tornare a vincere uno scudetto che – dopo i nove di fila dell’era Andrea Agnelli – manca dal 2020 (due successi dell’Inter, uno a testa per Milan e Napoli). Però, prima di costruire la rosa che verrà (e affidarla, come sembra, a Thiago Motta), bisogna anche stare attenti al bilancio. In nome della sostenibilità, sulla sponda juventina del Po, hanno la necessità di tagliare l’esoso monte ingaggi attuale. Da questo ragionamento, ne risulta che con Chiesa la situazione è più intricata del previsto.

Ma allo stesso tempo, nessuno in casa Juventus vuole perdere a parametro zero un giocatore come lui nell’estate 2025. Sarebbe un autogol incredibile. Paragonabile, giusto per intenderci, a quello che è successo al Milan con Donnarumma (andato al Psg e fresco di eliminazione nella semifinale di Champions), oltre a Calhanoglu (uno dei migliori giocatori di questa stagione in nerazzurro, culminata con il 20° scudetto, quello della seconda stella) e a Kessie (andò al Barcellona, adesso è in Arabia Saudita).

I pensieri di Chiesa

Ma cosa vuole fare Chiesa? In trattative come queste, va detto subito: difficilmente il bianconero accetterebbe una decurtazione dell’ingaggio. Certo, è consapevole che nella prossima stagione la Juventus sarà impegnata su cinque fronti (campionato, Coppa Italia, Supercoppa italiana, Mondiale per Club e, con ogni probabilità, Champions League) ed è eccitato dalla possibilità di vivere sfide di questo genere. Quando disse addio alla Fiorentina nel 2020, scelse di accasarsi a Torino, all’ombra della Mole, proprio per vivere gare come queste. Ed è per questo, e per altri motivi già spiegati, che Chiesa resterebbe alla Juventus. Magari con un progetto tecnico e tattico differente da quello degli ultimi anni e più adatto al suo stile di gioco. La nuova Juve potrebbe ripartire ad agosto con un cambio di modulo che preveda l’utilizzo di ali pure, proprio come lui.

Federico Chiesa
Federico Chiesa | ansa @Alessandro Di Marco

Però, il contratto va firmato prima dell’inizio della nuova stagione. Perché se la firma non dovesse arrivare, la società dovrebbe giocoforza ragionare sulla cessione in questa estate. Uno scenario non meno incerto: Chiesa ha la vetrina dell’Europeo, ma ad ottobre compirà 27 anni e lo score delle ultime stagioni (dopo il brutto infortunio di due anni fa), combinato allo stipendio da top, non aiuterebbe ad attirare pretendenti all’altezza delle sue ambizioni. Insomma, non è detto che abbia ancora mercato come due anni fa. Anche se in Premier, come già detto, i corteggiatori non mancano. Da qui la via di mezzo, il compromesso: firma fino al 2026 (mantenendo i cinque milioni di euro) e poi si vedrà con calma tra 12 mesi. Quando il nuovo progetto sarà più consolidato e si capirà meglio cosa vorrà fare la Juventus. Adesso non resta che aspettare la fumata bianca. Sempre se ci sarà.

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