Calcio

Juventus, le scelte di Thiago Motta: cosa è cambiato

La Juventus, dopo tanti pareggi, inizia a prendere gusto e confidenza con i tre punti: quarta vittoria consecutiva, terza in campionato per la squadra di Thiago Motta. Vincere contro l’Inter è un risultato di grande prestigio, ma al netto della rivalità legata al derby d’Italia, c’era una fetta di stagione abbastanza importante per la Juventus che rischiava di staccarsi nella corsa al quarto posto.

Le scelte di Thiago Motta: cambio di mentalità

Le scelte di Thiago Motta sono coraggiose e premianti e restituiscono credibilità al lavoro del tecnico bianconero che ha cambiato sia elementi in campo sia la  filosofia di gioco. La caratteristica di questa Juventus capace di inanellare per la prima volta in stagione quattro vittorie è nella cattiveria agonistica legata all’idea di giocare sull’avversario. I bianconeri hanno scelto un percorso diverso, fatto di ripartenze di qualità e non di imposizione del gioco. Hanno abbassato il possesso palla in generale, in particolare il pallone non gira più negli ultimi metri dove invece si preferisce la ricerca della profondità.

La squadra continua ad aggredire l’avversario, ma in modo diverso, finalizzato al recupero del pallone spingendo l’avversario all’errore, piuttosto che pressandolo costantemente. Un ritorno, per certi versi, al dna della Juventus, anteponendo la necessità del risultato alla  ricerca della qualità che, se c’è è meglio ma non è più la conditio sine qua non della filosofia di Thiago Motta.

Prospettive: la Champions è alla portata

La Juventus è tornata a vincere tre partire di fila in serie A per la prima volta in questa stagione: una concretezza che mancava esattamente da un anno. L’ultima serie consecutiva di successi, in quel caso furono cinque e arrivarono fra dicembre 2023 e gennaio 2024. Il rendimento delle ultime settimane dovrebbe garantire senza troppi patemi d’animo il quarto posto, ma lascia comunque l’amaro in bocca perché i tantissimi pareggi accumulati rappresentano un freno ad ambizioni che altrimenti sarebbero legittimate dal successo contro i Campioni d’Italia.

Per i tifosi più ostinatamente ottimisti, c’è il precedente risalente al 2015/2016 quando la Juventus, in enorme ritardo rispetto alla concorrenza (-11 di distacco dalla Roma capolista dopo dodici giornate di campionato) completa una clamorosa rimonta vincendo il titolo. A vincere lo scudetto in condizioni simili a quelle della Juventus attuale, fra l’altro  proprio a danno dei bianconeri, fu invece la Lazio di Eriksson, capace di rimontare nove punti di distacco nelle ultime dieci giornate di campionato. Era il 1999/2000, anno del giubileo. Corsi e ricorsi storici.

 

Pasquale Luigi Pellicone

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