
Vlahovic addio alla Juve | Instagram @vlahovicdusan - Footbola
Dušan Vlahović, attaccante della Juventus, ha recentemente partecipato a un incontro con i giovani tifosi bianconeri, i Junior Member, per un evento organizzato dalla società, noto come Junior Reporter. Durante questa serata, il calciatore serbo, classe 2000, ha risposto a diverse domande, rivelando non solo il suo percorso calcistico, ma anche i suoi idoli e riferimenti nel mondo del calcio
Quando un giovane tifoso ha chiesto a Vlahović se Del Piero fosse stato il suo giocatore preferito da bambino, la risposta è stata chiara: “Non era il mio preferito“. Questo commento ha scatenato una serie di riflessioni sulle differenze tra le generazioni di calciatori e sull’eredità lasciata da Del Piero nel cuore dei tifosi juventini. Del Piero, classe 1974, ha segnato un’epoca, diventando non solo il miglior marcatore della storia del club, ma anche un’icona di stile e sportività, ammirato per la sua eleganza in campo e per il suo attaccamento alla maglia bianconera.
Vlahović, nato a Belgrado, ha iniziato la sua carriera calcistica a soli otto anni, seguendo un percorso che lo ha portato a brillare prima con la Fiorentina e poi con la Juventus. La sua impressionante carriera, già costellata di successi, è segnata da un fisico possente e da un’abilità tecnica che lo rendono uno dei migliori attaccanti della sua generazione. A soli 25 anni, Vlahović ha già conquistato una Coppa Italia con la Juventus e si è affermato come uno dei giocatori più promettenti del panorama calcistico europeo.
Passione e determinazione
Nel corso dell’incontro, Vlahović ha parlato anche della sua infanzia, rivelando di aver preferito il calcio alla scuola, nonostante il desiderio di sua madre che volesse che si concentrasse sugli studi. Questa passione per il calcio è ciò che ha guidato le sue scelte, un sentimento che molti giovani calciatori possono comprendere. La sua determinazione e il suo spirito competitivo sono tratti che lo avvicinano a Del Piero, il quale ha sempre incarnato il valore del lavoro duro e della dedizione.
Vlahović ha anche condiviso alcuni dettagli sulle sue superstizioni e rituali pre-partita, rivelando che, sebbene non abbia gesti scaramantici particolari, ha l’abitudine di indossare prima il parastinco destro. Questa attenzione ai dettagli è un tratto comune tra i grandi calciatori, che spesso hanno le loro piccole routine per affrontare le partite con la giusta mentalità.
L’eredità di Del Piero
Il legame tra Vlahović e Del Piero rappresenta una continuità nella storia della Juventus, un club che ha visto passare grandissimi talenti e che continua a formare nuove generazioni di calciatori. Se Vlahović non considera Del Piero il suo idolo, è innegabile che l’eredità del capitano bianconero influenzi ancora i giovani calciatori, che aspirano a emulare il suo stile di gioco e il suo attaccamento ai colori bianconeri.
La figura di Del Piero è stata fondamentale non solo per i suoi successi in campo, ma anche per l’impatto che ha avuto sui tifosi e sul modo di vivere il calcio in Italia. Vlahović, pur avendo i suoi riferimenti, si trova a costruire la propria identità calcistica in un contesto diverso, segnato da nuove sfide e aspettative.
Inoltre, Vlahović ha parlato della sua carriera e di come affronta i momenti difficili, sia fisici che mentali, rivelando che “la medicina più efficace è fare gol“. Questa mentalità vincente è ciò che unisce i grandi calciatori come Del Piero e Vlahović, entrambi consapevoli che il successo richiede non solo talento, ma anche resilienza e determinazione.