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Ken Sema, uno svedese per il Watford

Prosegue la campagna di rafforzamento del Watford in vista della stagione 18/19; dopo gli acquisti di Foster, Wilmot, Masina, Deulofeu e Navarro, le Hornets hanno messo a segno il loro sesto colpo assicurandosi il centrocampista Ken Sema. Il giocatore possiede il doppio passaporto (svedese e congolese), e arriva dalla formazione svedese dell’Östersund protagonista di un’entusiasmante Europa League, conclusasi con l’eliminazione ad opera dell’Arsenal. Il club londinese capeggiato da Gino Pozzo, ha messo in atto l’ennesima rivoluzione, partita dal cambio della guida tecnica: da Marco Silva ad Javi Garcia. Lo spagnolo è reduce dall’esperienza in Russia con il Rubin Kazan e rappresenta la nuova scommessa della dirigenza del Watford, che negli ultimi anni ha puntato esclusivamente su allenatori stranieri con alterne fortune (l’ultimo mister inglese sulla panchina delle Hornets è stato infatti Sean Dyche nella stagione ’11/12). Garcia predilige il 4-4-2 e presumibilmente Sema verrà impiegato come esterno alto a sinistra davanti o in alternativa all’ex romanista Holebas capace di svolgere entrambi le fasi di gioco, e punto fermo del Watford prima con Walter Mazzarri, poi con Silva.

Chi è Ken Sema

Si sono trasferiti in Svezia per garantire ai loro due figli una vita buona. Il soggetto della frase è alla terza persona plurale, papà Ndongala e mamma Kiadila, e nel background dei Sema c’è una storia che comincia in Congo, a Kinshasa, città da cui nel 1987 la famiglia partì per cercare fortuna in Svezia. Gli inizi non furono semplici, ma l’integrazione scandinava ha aiutato e sono state poste nuove radici. Prima ad Åsele, in Lapponia, villaggio di qualche migliaia di anime strappato al gelo e celebre per la chiesa, il tradizionale mercato e il fiume Ångerman: qui nacque il primo figlio della coppia, il 2 dicembre 1988. Il suo nome completo è Maic Ndongala Namputu Sema, centrocampista pure lui, fratello maggiore di Ken, nato a Norrköping, successiva destinazione. Mentre Maic però ha avuto una carriera meno luminescente, Ken ha immediatamente mostrato più talento: entrambi hanno mosso i primi passi all’IFK Norrköping, ciascuno dei due ha avuto un anno di prestito al Sylvia (Maic nel 2007, Ken nel 2013), poi ecco a biforcazione. Per Maic tre anni all’Hammarby, l’esperienza in Norvegia e a Cipro, il rientro in Svezia all’Örebro, la partenza per l’India e la rottura dopo sole sette gare. Da allora è tornato in Allsvenskan, al GIF Sundsvall, e così ha potuto fronteggiare il campo il fratello Ken, che nel frattempo era rimasto sempre lì (due anni di prestito al Ljungskile, 60 gare e 11 reti, poi nel 2016 l’approdo da svincolato all’Östersunds FK appena promosso in Allsvenskan. Di lì in poi è migliorato sensibilmente, superando il fratello in quanto a tecnica e la sua maturazione è stata premiata con la convocazione per il Mondiale 2018 con la Svezia, nel caso in cui John Guidetti non fosse riuscito a recuperare in tempo da una botta rimediata in allenamento per mano di Granqvist. Preallertato, sì, ma Janne Andersson, non ha mai celato di ammirare molto Sema.

Che prospettive avrà in Premier

Nei due anni e mezzo all’ÖFK, sotto la sapiente guida dell’inglese Graham Potter, per Sema sono arrivate 84 caps col club del freddo Norrland, di cui 13 in Europa League, 10 reti e 28 assists. Si tratta di un calciatore estroso e rapido, che dà il meglio di sé nell’uno contro uno, caratteristica in cui è stato particolarmente aiutato dagli specifici allenamenti dell’oggi tecnico dello Swansea. La posizione preferita di Sema varia, ma in ogni caso si resta sulla sinistra: centrocampista o ala, poco cambia. Da rimarcare come, oltre all’hashtag #VälkommenKen, il Watford abbia scelto di rammentare come Ken Sema avesse già segnato a un’inglese il 22 febbraio scorso, all’Emirates, con un’azione finalizzata sbeffeggiando Chambers e palesandone i limiti in copertura. Non è escluso che le Hornets si siano innamorate di Sema in quell’occasione, tanto da aver sborsato (secondo quanto trapelato dall’Östersunds-Posten) 20 milioni di SEK per accaparrarselo. Il presidente del club rossonero, Daniel Kindberg, l’aveva salutato così: “Ken è un grande, dentro e fuori dal campo. Sono molto felice per lui, l’intero club vuole congratularsi con lui, ma ovviamente ci mancherà”. Il primo nome che la stampa ipotizzava per sostituire Ken Sema all’Östersunds FK, nel frattempo, era quello del fratello Maic.

Matteo Albanese

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