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Il Klassieker è dell’Ajax: al De Kuip il Feyenoord soccombe 4-1

Uno straordinario Ajax liquida il Feyenoord calando il terzo poker in 3 giornate: gli uomini di Van Bronckhorst non riescono ad arrestare la furia degli ajacidi che non perdono terreno dal Psv e guadagnano 3 punti fondamentali proprio sui diretti rivali. Keizer si gode il successo pesantissimo al De Kuip con un Dolberg ritrovato (doppietta per lui), un Huntelaar sempre presente e con due cambi che hanno cambiato l’inerzia della gara nel finale. Complimenti anche ad Onana, in grado di neutralizzare il rigore concesso a Jorgensen. Notte fonda a Rotterdam, festeggiamenti incessanti nella capitale.

AJAX: SECONDO POSTO E CACCIA AL PSV CAPOLISTA

Dopo la sconfitta con il Vitesse, per 2-1 all’Amsterdam Arena, l’Ajax ha cambiato passo e ha rifilato ben 3 poker nelle successive 3 gare: a farne le spese, questa volta, è il Feyenoord che, in casa, crolla sotto il fuoco nemico per 4-1. Dopo un primo tempo a reti bianche, la partita prende vita nella ripresa grazie al vantaggio di Huntelaar. Keizer si gode il momento di grande forma dei suoi giocatori e mette nel mirino la capolista Psv a 5 lunghezze di distanza. Gli 11 di Van Bronckhorst crollano in quarta posizione superati anche da Zwolle e Vitesse, appollaiati a 18 sul gradino più basso del podio. Serve nuova linfa per i campioni d’Olanda, irriconoscibili negli ultimi tempi: negli ultimi 5 incontri ben 3 ko, un pareggio e una successo e con troppi gol al passivo. La difesa sbanda pericolosamente e l’attacco sembra non incidere più come a inizio stagione.

La società della capitale si presenta al De Kuip con il classico 4-3-3: Onana pronto a difendere la sua porta insieme alla linea difensiva composta da Viergever, Wober, De Ligt e Veltman. Al centro del campo, immancabile Schone affiancato da Ziyech e Van de Beek. In avanti Huntelaar guida il reparto appoggiato da Neres e Younes. Risponde il Feyenoord con uno schema a specchio, mirato più ad offendere che a difendere: tra i pali c’è Jones protetto da Haps, St. Juste, Diks e Amrabat. Centrocampo composto da Vilhena, El Ahmadi e Toornstra pronti a spingere il trio offensivo con Jorgensen, Boetius e Berghuis. Al fischio d’inizio è il Feyenoord a prendere il pallino del gioco, ma la formazione di casa mostra subito di non essere al 100% fisicamente e con un reparto arretrato abbastanza rimediato e Diks testato come centrale. L’Ajax prende coraggio e con il passare dei minuti inizia ad imporsi sia sul ritmo che fisicamente, costringendo gli avversari a non scoprirsi eccessivamente per non lasciare spazio agli attaccanti ospiti. Fiocca qualche ammonizione per entrambe le rose, ma gli equilibri non sembrano crollare e al duplice fischio il risultato è ancora fisso sullo 0-0.

La ripresa è nettamente più entusiasmante e vibrante: a rompere gli indugi è la società della capitale che trova in Huntelaar l’uomo del vantaggio. Il cacciatore recupera palla al limite dell’area e l’appoggia per Neres che chiude perfettamente il triangolo, ponendo l’ex Milan davanti a Jones. La punta scarica di potenza e supera l’estremo difensore di casa, in uscita. Il colpo sveglia il Feyenoord che ha una reazione rabbiosa: i Rotterdamers si riversano nella metà campo rivale e riescono a guadagnare un calcio di rigore 6 minuti dopo il gol di Huntelaar. Berghuis punta De Ligt che sbaglia il tempo d’intervento e atterra il laterale offensivo: dal dischetto si presenta Jorgensen che tira malissimo e permette ad Onana di fare bella figura e di fissare il risultato sull’1-0. Due minuti dopo, il danese si fa perdonare su un errore madornale della difesa: passaggio perfetto per Toornstra che non ha problemi a pareggiare i conti al 58′. 1-1 e match tutto da giocare, con le formazioni che tornano sul risultato di parità. Gli uomini di Van Bronckhorst cavalcano l’onda dell’entusiasmo e l’entrata di Larsson da vivacità al reparto: Vilhena ha un’ottima occasione ma la fallisce miseramente. Keizer cerca di cambiare qualcosa e richiama Huntelaar per buttare nella mischia Dolberg al 65′. La mossa si rivela vincente perchè, al 73′, il danese sigla il momentaneo 2-1:  grandissima giocata di Neres che penetra in area e, dal fondo, serve l’accorrente punta che deve solo spingere alle spalle di Jones. Ospiti nuovamente avanti e in pieno controllo dell’incontro in totale discesa. Il tecnico ajacide toglie Van de Beek e inserisce all’85’ S. de Jong per far respirare il centrocampo e per regalare maggior palleggio alla squadra. La sostituzione si rivela nuovamente opportuna poichè, all’89’, è il neo entrato a chiudere i conti calando un pesantissimo tris: un imprendibile Neres vede l’inserimento del centrocampista che, da due passi, trafigge il numero 1 del Feyenoord. I padroni di casa sbandano pesantemente e il poker giunge un giro di orologio dopo: lancio lungo di Viergever che scavalca la difesa avversaria e permette a Dolberg di chiudere il match con una doppietta personale.

Il triplice fischio sancisce la supremazia dell’Ajax che spazza via un Feyenoord senza energie fisiche e senza idee, condizionato in fase difensiva dai troppi infortuni. Keizer si può coccolare Neres, autore di una gara impressionate con 3 assist vincenti che hanno mandato in rete De Jong, Dolberg e Huntelaar. Il cacciatore è sempre più una sicurezza e aver ritrovato Dolberg infonde ulteriore fiducia e serenità all’allenatore che ora ha nel mirino la capolista Psv. Secondo posto conquistato e terzo poker consecutivo: dall’altra parte della barricata, i Rotterdamers sprofondano in quarta posizione dietro a Zwolle e Vitesse a pari punti.

Ecco gli highlights del classico d’Olanda:

Andrea Mariani

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