KNVB Beker: il Vitesse alza il suo primo trofeo in 125 anni di storia

Il Vitesse alza al cielo il primo trofeo della propria storia dopo la fondazione avvenuta ben 125 anni fa. Il club di Arnhem schiaccia, nei minuti finali, l’Az Alkmaar dopo un match brutto e poco vivace. Entrambe le formazioni attuano una fase di studio estremamente lunga che priva dello spettaccolo l’incontro fino alle fasi finali. Eroe della giornata è Van Wolfswinkel, sempre più determinante in questa stagione e trascinatore anche nella KNBV Beker. Altre 2 reti che regalano non solo la coppa ma anche la qualificazione alla prossima Europa League, per un Vitesse che dovrà rinforzarsi per poter affrontare l’ardua competizione.

KNVB BEKER AL VITESSE. AZ? ALTRA GARA STECCATA

Il Vitesse esce doppiamente soddisfatto da questa vittoria soprattutto per aver finalmente messo in bacheca un trofeo che mancava dalla fondazione del club. Fraser ha preparato la partita nel migliore dei modi, concedendo poco agli avversari e ingabbiando l’attacco nemico, sterile e poco incisivo. I gialloneri hanno mantenuto, per buona parte, il controllo del match, accelerando nei minuti finali e portando a casa una vittoria storica per la società.

Il tecnico ha schierato gli 11 migliori a sua disposizione dopo 2 sconfitte in Eredivisie dovute ad un turn over pesante per preservare i campioncini per la finale di KNVB Beker. Solito 4-3-3 di marca olandese con Room tra i pali protetto da Leerdam, Kashia, Miazga e Kruiswijk. Nel centrocampo non possono mancare Foor, Baker e Nakamba pronti a coadiuvare il reparto offensivo composto da Nathan, Rashica e Van Wolfswinkel, il bomber che sta trascinando da solo l’attacco di Arnhem. Van den Brom risponde con uno schema a specchio schiarando tra i pali l’ex Ajax Krul. I 4 di difesa sono Haps, Vlaar, Van Eijden e Svensson pronti a sostenere l’arduo compito di limitare le accelerazioni di Nathan, Baker e soprattutto Van Wolfswinkel. A centrocampo cambia poco con Luckassen, Wuytens e Van Overeem in aiuto al tridente con Dos Santos, Jahanbakhsh e Weghorts.

Al fischio di inizio le due formazioni sono bloccate e titubanti: entrambe cercano di scoprirsi il meno possibile per non lasciare spazio all’avversario e per evitare verticalizzazioni pericolose e letali. Gli attaccanti non riescono a trovare i giusti movimenti a causa della tantissima densità a centrocampo. Dopo la prima mezz’ora il ritmo non decolla e i tifosi attendono il vero inizio delle ostilità in una KNVB Beker meno spettacolare del previsto. Il duplice fischio fa tirare un sospiro di sollievo: pochissimi i tiri effettuati e i portieri rientrano negli spogliatoi con i guantoni puliti, mai chiamati ad un vero e proprio intervento.

Nella ripresa cambia ben poco con il Vitesse che prova a giocare sul contropiede, sperando in qualche invenzione di Baker per liberare Nathan o Rashica sulle fasce. Purtroppo, nonostante la giusta grinta e pressing, l’Az inizia a guadagnare terreno, ma Room non interviene quasi mai e blocca facilmente cross lenti e poco pericolosi. Invisibile il tridente offensivo della società di Alkmaar, totalmente ingabbiato dal gioco dei gialloneri. Si effettua qualche cambio, ma l’inerzia dell’incontro non cambia, anzi tende a ristagnare. Proprio quando tutti pensavano che i supplementari fossero inevitabili, arriva il gol che sblocca il match: all’80’ Van Wolfswinkel gonfia la rete facendo esplodere il settore dedicato al Vitesse. Grandissimo assist di Rashica per la punta che, quest’anno, è implacabile davanti agli estremi difensori avversari. L’ex Betis è a quota 18 realizzazioni in Eredivisie, in seconda posizione alla rincorsa del capocannoniere Jorgensen a quota 21, mentre in KNVB Beker è il secondo centro stagionale. Il tabellone cambia risultato ed insieme ad esso si sveglia l’Az, assente ingiustificato per 80 minuti. La società di Alkmaar si riversa a testa bassa nella metà campo avversaria cercando un disperato pari per prolungare l’ostilità fino ai supplementari. La tattica non paga e il Vitesse ne approfitta: all’88’ è ancora Van Wolfswinkel a depositare alle spalle di Krul un cross di Diks, subentrato a Leerdam 5 minuti prima. 2-0 e sipario che cala su uno spettacolo all’altezza solo nel finale.

Il Vitesse esulta ed alza al cielo il primo trofeo della sua storia: in 125 anni, la KNVB Beker entra nella bacheca del club e i tifosi sperano che questo sia solo il primo traguardo di una lunga serie. Oltre alla coppa, i gialloneri, conquistano la qualificazione all’Europa League senza dover effettuare i playoff di Eredivisie per conquistare l’ultimo posto in palio per la competizione europea.

 

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